Un forte terremoto ha scosso Napoli oggi, venerdì 26 luglio, alle ore 13:46. La scossa, di magnitudo 4 e con una profondità di circa 4 km, ha avuto epicentro al largo del golfo di Pozzuoli, nei pressi della città di Bacoli. Il fenomeno è stato avvertito in molte zone, dall'area Flegrea fino al centro di Napoli. Secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), si tratta di un evento di tipo bradisismico, caratterizzato da un'oscillazione sismica piuttosto forte e lunga.
Subito dopo la scossa, i social media sono stati inondati da segnalazioni di residenti che hanno avvertito chiaramente il terremoto. Le zone maggiormente colpite includono Pozzuoli, Bacoli, Quarto, Agnano, Bagnoli, Pianura, Soccavo e Fuorigrotta. Anche quartieri più centrali come Vomero-Arenella, Materdei, Arenaccia, Santa Lucia e il Lungomare Caracciolo hanno percepito il terremoto. Non solo Napoli, ma anche le isole di Procida e Ischia hanno sentito la scossa distintamente.
Le autorità locali, inclusi i Vigili del Fuoco e i comandi di Polizia Municipale di Pozzuoli, Bacoli e Napoli, sono immediatamente entrate in azione per monitorare la situazione. Fortunatamente, al momento non ci sono segnalazioni di danni a persone o cose. Tuttavia, molti residenti, colti dalla paura, sono scesi in strada per cercare sicurezza.
Il fenomeno sismico di oggi rientra nella categoria dei bradisismi, movimenti lenti e graduali del suolo tipici dell'area dei Campi Flegrei. Questi eventi sono causati da variazioni nella pressione dei fluidi sotterranei e sono spesso accompagnati da un aumento dell'attività vulcanica. L'Osservatorio Vesuviano dell'INGV ha confermato la magnitudo di 4.0, sottolineando la natura sussultoria e ondulatoria della scossa, che è durata per diversi secondi.
I Campi Flegrei sono noti per la loro intensa attività vulcanica e sismica. Situati a ovest di Napoli, comprendono una vasta area di caldere vulcaniche e crateri. La regione ha una lunga storia di bradisismi e terremoti, con episodi significativi registrati nel corso dei secoli. L'ultimo grande sollevamento del suolo risale agli anni '80, quando una serie di scosse costrinse migliaia di persone ad abbandonare le loro case.
L'evento di oggi sottolinea l'importanza della preparazione e della prevenzione sismica in una regione vulnerabile come quella napoletana. Le autorità locali e nazionali lavorano costantemente per migliorare la resilienza delle infrastrutture e la sicurezza della popolazione. La popolazione è invitata a seguire le linee guida di sicurezza, partecipare alle esercitazioni sismiche e mantenere la calma in caso di ulteriori scosse.
Il terremoto di oggi è un promemoria della complessità geologica della regione napoletana e dell'importanza della vigilanza costante. Mentre le autorità continuano a monitorare la situazione, è essenziale che la popolazione rimanga informata e preparata per affrontare eventuali emergenze future. Il sistema di allerta e monitoraggio dell'INGV rimane attivo per fornire aggiornamenti in tempo reale e garantire la sicurezza dei cittadini.
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