Nelle ultime settimane, la comunità di Scampia ha vissuto momenti di grande tensione e preoccupazione a causa delle condizioni precarie in cui versano gli abitanti della Vela Celeste. Il Comitato Vele 167 ha lanciato un accorato appello alle istituzioni locali e nazionali affinché si intervenga con urgenza per garantire una soluzione sicura e dignitosa ai residenti, che da troppo tempo vivono in una situazione di estremo disagio. La recente tragedia che ha visto morire tre persone per il crollo di un ballatoio ha reso il problema ancora più urgente.
"Ieri pomeriggio abbiamo incontrato nuovamente il Sindaco per ribadire a lui e all’amministrazione comunale che è necessario attivarsi entro il fine settimana per trovare una soluzione sicura e dignitosa per gli abitanti della Vela Celeste," afferma il comunicato del Comitato. La situazione all’interno della struttura è divenuta insostenibile, con il caldo torrido e la precarietà che aggravano ogni ora la condizione degli abitanti, rendendo l’attesa ancora più drammatica. Le famiglie, e in particolare i bambini, necessitano urgentemente di un tetto sicuro.
Di fronte alla lentezza delle istituzioni, la comunità ha mostrato una straordinaria capacità di auto-organizzarsi, ricevendo anche il supporto di figure pubbliche e artisti. Tra questi, Goelier, che ha finanziato la presenza di un'ambulanza fissa, un aiuto indispensabile dato che fino a poco tempo fa neppure questo servizio era garantito. La solidarietà si è estesa anche ad altri noti artisti come Franco Ricciardi, Debora De Luca ed Enzo Dong, che hanno offerto il loro sostegno, dimostrando un profondo legame con la comunità di Scampia.
"Scampia non abbandona il suo popolo" è il grido di battaglia del Comitato, che sottolinea la volontà di non lasciare indietro nessuno. Questo spirito di resistenza e solidarietà si è manifestato chiaramente durante la fiaccolata che ha attraversato il quartiere, un segno di unità e di speranza per il futuro. Lo striscione che apriva la manifestazione, ora collocato all’ospedale Santobono, recita un messaggio forte e chiaro: "Il nostro sangue, le nostre vite, RESISTETE!".
L’appello è chiaro: è necessario trovare subito soluzioni temporanee ma dignitose per tutti gli abitanti colpiti dal crollo dei ballatoi della Vela Celeste. "Subito soluzioni temporanee ma dignitose per tutti, poi l'abbattimento dei mostri di cemento e nuovi alloggi per la nostra comunità. FATE PRESTO!" è l’ultimatum che il Comitato rivolge alle istituzioni.
La comunità delle Vele di Scampia attende da quarant'anni una soluzione definitiva ai problemi abitativi che affliggono il quartiere. Ora, dopo l’ennesima tragedia annunciata, i residenti chiedono che questa diventi un’emergenza nazionale. La speranza è che finalmente si possa vedere un concreto impegno da parte delle autorità per porre fine a questa lunga attesa.
Mentre la comunità di Scampia continua a lottare per i propri diritti, l’intero paese è chiamato a non voltarsi dall’altra parte. La situazione delle Vele è un simbolo di una battaglia più ampia per la dignità e la giustizia sociale. La speranza è che le parole del Comitato Vele 167 trovino finalmente ascolto e che si possa presto assistere alla rinascita di un quartiere che ha già sofferto troppo.
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