Il trasporto pubblico a Napoli sta vivendo una fase di evoluzione significativa, con dinamiche molto diverse tra i sistemi su ferro e su gomma. Mentre le metropolitane stanno facendo progressi notevoli, i servizi di autobus continuano a mostrare criticità, soprattutto in termini di tempi di attesa. Tuttavia, si prospettano miglioramenti grazie a nuove risorse e riorganizzazioni. Ecco cosa riporta il sito Internet del Mattino.
La rete metropolitana di Napoli è in espansione. L’apertura della Linea 6 e le nuove stazioni della Linea 1, Centro Direzionale e Tribunale, previste per l'inizio del 2025, rappresentano un importante passo avanti. Queste nuove infrastrutture mirano a migliorare la mobilità urbana e a ridurre i tempi di attesa per i pendolari. La Linea 6, in particolare, ha richiesto il trasferimento di 15 autisti dal trasporto su gomma, evidenziando l'interdipendenza tra i vari sistemi di trasporto pubblico.
Nonostante i progressi delle metropolitane, i tempi di attesa per i bus rimangono elevati. Secondo i sindacati, i tempi medi si aggirano tra i 25 e i 30 minuti, con punte di 45 minuti nei fine settimana estivi. La situazione dovrebbe migliorare entro la fine del 2024, con l'arrivo di 103 nuovi autobus, di cui 70 elettrici e 30 a metano. Tuttavia, la carenza di personale rappresenta una sfida significativa. Attualmente, l'ANM conta circa 700 autisti per autobus e tram, ma ne servirebbero 30-40 in più per un servizio efficiente.
Ogni giorno, circolano circa 275 bus su un totale di 420 mezzi disponibili. Le linee attive sono 120, suddivise tra 25 suburbane e 95 urbane. Il numero di linee è rimasto invariato rispetto al 2021, nonostante alcune soppressioni e ripristini legati alla pandemia. La situazione del parco mezzi è critica: il 40% degli autobus presenta problemi meccanici, aggravati dalle condizioni delle strade cittadine. L'USB segnala un aumento delle segnalazioni di guasti, soprattutto agli impianti di aria condizionata e alle sospensioni.
Una possibile soluzione per migliorare l’efficienza del trasporto su gomma potrebbe venire dal passaggio della gestione di 25 linee suburbane da ANM a Busitalia, previsto tra la seconda metà del 2025 e l'inizio del 2026. Questa riorganizzazione coinvolgerà circa 150 lavoratori e potrebbe alleggerire il carico di servizi dell’ANM, migliorando la qualità del servizio offerto ai cittadini.
Francesco Favo, direttore generale dell’ANM, ha sottolineato la necessità di maggiori risorse per gestire l’aumento dei carichi di lavoro dovuti all'espansione della rete metropolitana e ai nuovi servizi. Il contratto di servizio con il Comune scade alla fine del 2024, e per il prossimo triennio l'ANM ha chiesto un incremento di 10 milioni di euro annui. Attualmente, l'azienda percepisce 115 milioni di euro lordi all'anno, ma per far fronte alle nuove sfide ne servirebbero almeno 125. La Regione e il Comune sembrano disposti a collaborare per ottenere i fondi necessari.
Il trasporto pubblico a Napoli è in una fase di trasformazione. L'espansione delle linee metropolitane promette di migliorare significativamente la mobilità urbana, ma il trasporto su gomma necessita di interventi urgenti per ridurre i tempi di attesa e migliorare la qualità del servizio. La collaborazione con Busitalia e l'arrivo di nuovi autobus rappresentano passi importanti verso un sistema di trasporto pubblico più efficiente e sostenibile. Tuttavia, sarà fondamentale garantire le risorse necessarie e gestire efficacemente il personale per realizzare questi obiettivi.
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