Nella serata di sabato, la stazione metropolitana di Chiaiano, sulla linea 1 di Napoli, è stata teatro di un violento episodio che ha coinvolto il personale dell’Azienda Napoletana Mobilità (ANM) e una guardia giurata della Security Service. Intorno alle 21:30, un gruppo di circa quindici giovani ha oltrepassato i tornelli senza biglietto, scatenando una brutale aggressione contro due dipendenti ANM e una guardia giurata.
Tutto è iniziato quando un ragazzo, probabilmente ventenne, ha scavalcato i tornelli della metropolitana senza obliterare il biglietto. A lui si sono uniti una quindicina di coetanei, che hanno seguito il suo esempio, invadendo la stazione senza pagare. Un agente di stazione, accortosi della situazione, ha tentato di fermare il gruppo, ma la situazione è rapidamente degenerata in violenza.
Il giovane, spalleggiato dai suoi amici, ha aggredito l’agente con calci e pugni. In difesa del collega sono intervenuti un secondo dipendente ANM e una guardia giurata, ma anche loro sono stati colpiti. I tre, sopraffatti dalla furia del branco, si sono barricati nel banco agenti, aspettando l’arrivo delle forze dell’ordine che erano state allertate telefonicamente. Nel frattempo, gli aggressori hanno approfittato del caos e dell’arrivo di un treno in banchina per fuggire, facendo perdere le loro tracce.
L’Unione Sindacale di Base (USB) ha immediatamente espresso solidarietà ai lavoratori aggrediti, criticando duramente l’amministrazione comunale e la dirigenza ANM per la mancanza di misure di sicurezza adeguate. “Sono mesi che chiediamo al Direttore Generale di ANM, Francesco Favo, di convocare una riunione per definire gli interventi prioritari e le risorse necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori,” affermano Adolfo Vallini e Marco Sansone dell'USB Lavoro Privato. “I lavoratori sono stanchi di subire aggressioni, chiedono più sicurezza, salari adeguati e una gestione del personale trasparente.”
Questo episodio di violenza non è un caso isolato. Negli ultimi due mesi, la stazione di Chiaiano ha registrato ben quattro aggressioni simili, fortunatamente senza gravi conseguenze. Tuttavia, la frequenza e la gravità di questi attacchi destano grande preoccupazione. “Sono tanti i ragazzi che girano armati di coltelli o altri oggetti contundenti,” spiegano Vallini e Sansone. “Gli operatori del trasporto pubblico, soprattutto nei fine settimana, vengono attaccati, picchiati ed insultati da gruppi di delinquenti di 15 anni o poco più che si sentono i padroni della città, della metropolitana e di tutti i mezzi pubblici.”
L’USB ha avanzato richieste precise: maggiori investimenti in sicurezza, interventi urgenti per proteggere il personale di stazione e misure efficaci per prevenire future aggressioni. “Pretendiamo più sicurezza, salari adeguati al reale costo della vita e meno brogli nella gestione del personale,” ribadiscono i sindacalisti. “L’assenza di risposte da parte dell’alto management aziendale è eloquente e dimostra la scarsa attenzione su questo grave fenomeno che riguarda tutti i lavoratori in prima linea.”
Le forze dell’ordine stanno indagando per identificare e catturare i responsabili dell’aggressione. Le immagini delle telecamere di sicurezza della stazione e le testimonianze del personale aggredito sono al vaglio degli investigatori. Nel frattempo, i lavoratori ANM e i sindacati continuano a chiedere interventi immediati per garantire la loro sicurezza e quella dei passeggeri.
L’aggressione di sabato sera nella stazione di Chiaiano riaccende i riflettori sulla questione della sicurezza nelle metropolitane napoletane. È urgente che le autorità locali e l’ANM prendano provvedimenti concreti per prevenire ulteriori violenze e proteggere chi, ogni giorno, lavora per garantire il funzionamento del trasporto pubblico. I lavoratori chiedono sicurezza e rispetto, e le istituzioni devono rispondere prontamente a queste legittime richieste.
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