I Campi Flegrei sono stati colpiti da una serie di terremoti nelle ultime ore, proseguendo un periodo di attività sismica intensa. Dopo la scossa di magnitudo 4.4 registrata la sera del 20 maggio, il fenomeno è continuato con numerose altre scosse. Tra queste, la più significativa è stata registrata alle ore 00:55 con una magnitudo di 2.8 sulla scala Richter. Questo evento sismico è stato localizzato dalla Sala Operativa INGV-OV di Napoli, con epicentro nelle coordinate geografiche di 40.8200 gradi di latitudine e 14.1440 di longitudine, e una profondità di zero chilometri, accentuando così gli effetti percepiti in superficie.
L'epicentro della scossa è stato vicino ai comuni di Bacoli, Quarto, Monte di Procida e Calvizzano. La città più vicina con una popolazione significativa è Pozzuoli, situata a soli 5 chilometri dall'epicentro, seguita da Napoli a 9 chilometri, Marano a 10, Giugliano in Campania a 13, e poi Casoria ed Ercolano rispettivamente a 16 e 17 chilometri di distanza.
L’ultima scossa è stata la più forte della notte, che ha visto uno sciame sismico iniziato durante la serata del giorno precedente. La magnitudo 4.4, la più alta registrata negli ultimi 40 anni, ha provocato panico tra la popolazione, con molte persone che sono scese in strada. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha ordinato la chiusura delle scuole nei quartieri di Bagnoli, Fuorigrotta, Soccavo e Pianura. Anche a Qualiano e Pozzuoli, sono state sgomberate diverse abitazioni per verifiche di sicurezza.
Secondo Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, il fenomeno del bradisismo, ovvero il sollevamento del suolo, è in aumento. Di Vito ha spiegato che nell’ultimo mese si sono registrati circa 450 movimenti tellurici ai Campi Flegrei, con una velocità di sollevamento che è raddoppiata rispetto a gennaio, raggiungendo una media di 20 millimetri al mese nell’area di massima deformazione.
Gli esperti sottolineano che, sebbene i terremoti recenti siano percepiti come forti dalla popolazione locale, dal punto di vista scientifico sono di magnitudo media. I Campi Flegrei sono soggetti a crisi sismiche periodiche legate al bradisismo, come quelle avvenute tra il 1982 e il 1984. La magnitudo 4.4 registrata recentemente è la più alta mai rilevata in epoca strumentale, ma questo non implica necessariamente un’imminente eruzione vulcanica.
Il territorio è costantemente monitorato dall’INGV con tecnologie avanzate. È fondamentale che la popolazione segua le indicazioni delle autorità competenti e si affidi alle informazioni ufficiali per evitare allarmismi non giustificati. La situazione attuale richiede razionalità e attenzione, con un monitoraggio continuo per garantire la sicurezza dei cittadini.
In sintesi, mentre l’attività sismica ai Campi Flegrei continua a essere significativa, non ci sono attualmente indicazioni di un'imminente eruzione vulcanica. Tuttavia, il monitoraggio e la prevenzione rimangono prioritari per gestire efficacemente la situazione.
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