Giuseppe Alviti, un noto sindacalista di Miano, ha sollevato pubblicamente una questione che desta perplessità. Alviti ha denunciato il ritardo nei lavori di costruzione della nuova chiesa a Cupa Capodichino e il degrado dell'area circostante.
Lo scorso mese di ottobre, con la presenza dell'arcivescovo Battaglia, si è svolta una cerimonia solenne per la posa della prima pietra della nuova chiesa a Cupa Capodichino. L'evento ha suscitato grandi speranze e emozioni nella comunità locale, che vedeva finalmente la prospettiva di avere una nuova casa di culto.
Nonostante l'iniziale entusiasmo, l'area in cui è stata posata la prima pietra presenta ancora un panorama desolante. Intorno al crocefisso, simbolo solitario di ciò che dovrebbe essere, si estende un terreno abbandonato, invaso dalle erbacce e privo di qualsiasi segno di attività di costruzione. La finta vegetazione non riesce a nascondere il triste stato in cui versa l'area.
Giuseppe Alviti, sindacalista attivo nella zona, ha sollevato pubblicamente la questione, denunciando il ritardo nei lavori e il degrado dell'area. La comunità locale nutriva grandi speranze per la costruzione della nuova chiesa, ma ad oggi le aspettative sono state deluse. Non vi è alcuna traccia di attività di costruzione e l'area continua a deteriorarsi.
Il mistero della cosiddetta "Chiesa Fantasma" ha dato vita a diverse ipotesi e speculazioni nella comunità. Alcuni ipotizzano problemi finanziari, altri sospettano interferenze politiche o burocratiche. Tuttavia, nessuna di queste ipotesi è stata confermata ufficialmente. La denuncia di Giuseppe Alviti ha portato l'attenzione su questo caso, ma fino a quando non saranno fornite risposte concrete, il mistero continuerà a persistere.
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