Nel tardo pomeriggio di ieri, alle 19:08, la terra ha tremato nell’area del Vesuvio, suscitando l’attenzione di decine di migliaia di persone anche a Secondigliano. Questa scossa di terremoto, con una magnitudo di 3.0, è stata avvertita in un’area densamente popolata che si estende dal centro di Napoli ai comuni di Pollena Trocchia, Massa di Somma e Sant’Anastasia.
La situazione attuale del Vesuvio
A differenza della maggior parte delle recenti scosse nell'area partenopea, proveniente dai Campi Flegrei, l'ultima ha avuto l'epicentro tra Volla e Cercola, nelle profondità del Vesuvio. Già tre giorni fa, il 9 marzo, un sisma di minore entità (magnitudo 1.4) si era verificato alle 18:29, senza suscitare alcun allarme.
Tra una settimana, ricorreranno 80 anni dall’ultima eruzione del Vesuvio, avvenuta nel 1944 durante la Seconda guerra mondiale. Si tratta di un vulcano attivo, la cui area fa segnare parametri stabili in base alle ultime analisi geochimiche. In base a quanto riportato dall'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), il mese di febbraio è stato contraddistinto da un totale di 89 scosse e quello di gennaio da 63, con una magnitudo che non ha mai superato il valore di 1.7. Tuttavia, la situazione geologica nell’area del Vesuvio richiede attenzione costante.
La situazione attuale dei Campi Flegrei
Dando un'occhiata ai Campi Flegrei, la situazione appare ben differente. Qui gli eventi tellurici si susseguono con una certa regolarità a causa del bradisismo, con l'ultimo evento di una certa entità risalente allo scorso 3 marzo, con magnitudo 3.4 ed epicentro nella zona marina nei pressi di Bagnoli. Il livello d'allerta dell'area vulcanica è giallo e la popolazione mostra una certa preoccupazione, nonostante anche da queste parti la situazione è sotto controllo.