Il terremoto che ha colpito la zona vesuviana di Napoli ha nuovamente messo in risalto la vulnerabilità sismica di questa regione. Con un'epicentro situato tra Volla e Cercola e una magnitudo registrata dall'INGV di 3.0, l'evento ha scosso la tranquillità dei residenti, anche nella zona di Secondigliano.
Sulla nostra pagina, numerosi lettori hanno condiviso le loro esperienze. Dalle testimonianze raccolte emerge un quadro di paura e preoccupazione, con molti che hanno avvertito la scossa in modo intenso e prolungato. Il terremoto ha fatto sentire il suo boato anche dalle nostre. Ma non è stato solo il suolo a tremare: le conversazioni digitali e i commenti social hanno dato voce alla reazione vivida e tangibile di una comunità.
La forza della testimonianza personale
Ogni commento è un pezzo di vita, un frammento di esperienza condivisa. C'è chi sul corso Secondigliano ha avvertito la scossa con molta veemenza, compresi coloro che abitano sul piano terra. Alcuni lettori hanno immediatamente chiesto quale fosse stato l'epicentro, mentre altri hanno sentito prima un boato e poi un evento sussultorio. In generale, ci si augura che l'area del Vesuvio non diventi una fonte di paura per la gente.
I commenti riflettono una gamma di emozioni, dall'incredulità alla sorpresa, dalla paura alla solidarietà. Mentre alcune persone raccontano la loro esperienza con tono tranquillo, altre hanno avvertito attimi di puro terrore, scendendo anche in strada. Ovviamente, non mancano coloro che non hanno sentito la scossa. Al momento non si segnalano danni particolari e si spera che la situazione resti così, scongiurando qualsiasi sisma d'assestamento.