Foto di Salvatore Testa |
Da un po’ di tempo a questa parte, siamo vittime di un caldo soffocante. Le temperature sono quasi arrivate a raggiungere i 40°. Ciononostante, molta gente continua a restare in città a rovistare i negozi da cima a fondo, per poter usufruire fino alla fine degli ultimi saldi.
Questo caldo infernale, che molti hanno battezzato con il nomignolo di Lucifero, in qualche modo sembra pure agitare gli animi. Non a caso, di recente sono stata testimone di un fatto che ha come protagonista la titolare di un negozio di oggettistica per arredamento ed una donna anziana, accusata di aver rotto una specchiera appoggiata alla parete del marciapiede, accanto al suo negozio.
Erano passate da un pezzo le 10.30, quando nei pressi di via Lungo Ponte a Secondigliano un frastuono assordante colse di sorpresa un gruppo di persone, che stavano passeggiando in zona in tutta serenità. Due donne, incredule, si sono subito discolpate dall'essere state loro la causa del danno, mentre la proprietaria ha subito preso di mira la più anziana, accusandola di aver urtato con la sua borsa il prezioso oggetto destinato alla vendita.
Tuttavia quello che molti ignorano è che esiste un provvedimento, datato il 20/06/2011, secondo il quale non può essere esposta merce al di fuori del proprio esercizio di vicinato. Pertanto, tutti coloro che contravverranno a quanto disposto potranno essere soggetti a multe variabili dai 500 ai 2500 euro. Dunque, non so quale accordo abbiano trovato poi la donna anziana e la signora del negozio, ma solitamente chi possiede un esercizio e svolge l’attività di commerciante queste cose dovrebbe conoscerle. Quindi, non escluderei che la merce sia stata esposta all'esterno appositamente, in attesa che qualche malcapitato avesse la parte peggiore.
Per questo motivo, se vi capita di essere intimiditi con l’espressione "chi rompe paga", assicuratevi che l’oggetto in questione sia all'interno del negozio stesso. Non so che valore avesse quella specchiera, ma sicuramente se qualcuno avesse chiamato i vigili, a rimetterci sarebbe stata la commerciante furba!
di Beatrice Gentile
Mi è piaciuto perché, nessuno ha diritto di mettere cose sui marciapiedi senza autorizzazioni dal comune!
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