Una nostra lettrice ci propone uno scritto elaborato sulla base di testimonianze che si riferiscono ad una nota scuola di Secondigliano. Scopriamolo insieme:
La scuola da qualcuno è stata definita maestra di vita, ed io negli ultimi tre anni ho capito il perché. Dunque ho imparato tante cose strada facendo, ad esempio che i corridoi dove si affacciano le classi in realtà assomigliano più ad una passerella dove le alunne non perdono occasione di sfoggiare i loro look di tendenza, talvolta andando anche contro il regolamento... quello che non viene rispettato, solo perché chi lo fa circolare dal primo giorno, è lo stesso che poi di fronte ai fatti rimane indifferente.
Certo che se invece di materie come storia, matematica, inglese, ci fossero argomenti legati alla moda firmata, social e baci alla francese, allora ci sarebbero molte più secchione e prime della classe. L'ambiente si presenta piuttosto vario, ma sono poche quelle come me, quelle del primo banco, quelle che non amano truccarsi in modo appariscente, darsi le arie da dive. Le timide, quelle che credono nei propri ideali, che conoscono la scuola come luogo di studio e di amicizia, invece se ogni tanto non dici qualche parolaccia, o ti becchi qualche impreparato non sei ''figa'' per cui non puoi far parte della stessa comitiva.
Ho imparato che non sempre la giustizia procede di pari passo con la buona volontà, lo dimostra l'esistenza di quei furbi che hanno vita facile, con la loro scusa sempre pronta,il malore in agguato,"la nonna in ospedale"...ho imparato che studiare tutto il pomeriggio ti aiuta ad avere lo stesso voto di chi di nascosto copia dal compagno di banco, dal libro sulle gambe,dal cellulare mimetizzato tra il diario...e nel peggiore dei casi anche qualche voto in più!
Ho imparato che il bullismo non è considerato reato ma semplicemente una lieve marachella, che l'emarginazione non è considerato bullismo, piuttosto la bocciatura non viene presa in considerazione per evitare che gli elementi disturbatori restano troppo a lungo "sullo stomaco dei professori".
Ho imparato che all'esame si azzera tutto, non importa chi sei stato, se in tre anni hai dato il meglio di te, davanti alla commissione siamo tutti uguali, beh, quasi tutti, chi è antipatico dall'inizio dell'anno ai professori resta tale fino alla fine... e il voto finale? Oh quello credo sia una specie di punto di vista. Nessuno ti valuta veramente per ciò che sei, ma semplicemente per quello che appari. Tanto è vero che la timidezza, l'emotività ti marchiano con un etichetta con su scritto ''pezzo di antiquariato.''
Dunque a tale proposito c'è una cosa che vorrei dire. Non sempre le persone sono come sembrano. Dietro ad un aspetto semplice, a dei piccoli occhiali, all'apparecchio ai denti, agli abiti non firmati, c'è un cuore che batte e talvolta sorride, negli angoli di quei muri imbrattati dalla superficialità. Sorride pensando ai semi marci che raccoglieranno coloro che oggi credono di aver conquistato il mondo solo perché qualche prof annoiato della propria professione ha regalato loro dei meriti falsi e inutili come gemme di cartone!
di Beatrice Gentile
Ti rispondo partendo dalla tua conclusione, perché è proprio lì il nocciolo della questione: “meriti falsi e inutili”, aver conquistato oggi “gemme di cartone” non vuol dire aver acquisito conoscenze e competenze per essere pronti ad affrontare la realtà, la vita.
RispondiElimina“Prof annoiati”, come tu li definisci, genitori assenti, studenti svogliati e ribelli, come io aggiungo, sono soltanto una piccola parte del mondo della scuola, ma, purtroppo è quella che fa più rumore.
Se tu sei così critica, obiettiva, riflessiva e consapevole di ciò che dici, non hai avuto “prof annoiati”, una famiglia assente e non sei una studentessa svogliata e ribelle. La tua lunga lettera lo dimostra. Sei una testa pensante e ciò ti porterà ad essere vincente nella vita. E, ricorda, davanti ad una commissione, siete tutti uguali, perché tutti avete diritto a pari opportunità, poi tocca a ciascuno di voi saper cogliere e portare a frutto ciò che la scuola vi ha offerto.
Ti auguro di mettere in campo tutte le competenze che hai acquisito nel tuo percorso di studio triennale.
PS: sono una prof NON annoiata che ama il proprio lavoro
Beatrice non riesce a pubblicare la sua risposta. Provvedo io:
RispondiEliminaBuona sera sign Baldissara, sono sicura che lei sia una brava insegnante e che svolga bene il suo lavoro, visto che per fortuna esiste ovunque il buono e il cattivo...In realtà ho elaborato questo scritto non solo sulla base delle mie sensazioni personali, o meglio... anche se sono una brava osservatrice e amo ascoltare, ho espresso questi pensieri soprattutto prendendo spunto da diverse testimonianze che avevano in comune gli stessi disagi .Il nocciolo della questione per me invece è quando il perno principale, ossia colui o colei che dovrebbe far rispettare un regolamento realizzato apposta per il buon funzionamento della scuola, in realtà ignora i problemi principali, che mette in condizione le mamme di cambiare scuola perchè resta indifferente di fronte ai fatti di bullismo...Promuovere con facilità, anche quando gli elementi in questione non lo meritano solo per liberare la scuola dal peso di certe responsabilità, per me significa offrire meriti falsi, guardare film durante le ore scolastiche, naturalmente con argomentazioni non attinenti a nessun progetto come film comici, commedie banali, solo perchè il prof in questione non ha voglia di fare lezione, per me significa che con l'avanzare del tempo incomincia a sentirsi annoiato del proprio lavoro...Avrei mille cose da raccontare, come ad esempio che chi vuole usufruire dei servizi igienici deve portarsi la carta igienica da casa, ed il fatto che non menziono la scuola è già abbastanza rispettoso così...ma concedetemi uno sfogo per aver visto e sentito troppe cose ingiuste e sbagliate. Ps. ho lasciato i banchi di scuola da un pezzo, in realtà mi sono proposta come portavoce di chi ha subito in silenzio per tanto tempo...ed il merito della mia testa pesante come lei dice, io preferisco attribuirlo alla vita! Cordiali saluti e in bocca a lupo per il suo lavoro