Nella notte tra venerdì e sabato scorsi, hanno tentato di rubare nella sede della VII Municipalità, nel rione dei Fiori. Una struttura che di certo non nasconde tesori, a parte gli incassi delle marche da bollo. Quei soldi che dobbiamo sborsare, per una prassi tutta italiana, quando abbiamo bisogno di alcuni documenti. Il bottino non l'hanno trovato i delinquenti che, in compenso, hanno messo a soqquadro l'ufficio del presidente, annerendo una finestra e facendo danni alla porta e ad un armadietto.
Ieri hanno colpito una sede istituzionale. Nei mesi scorsi è toccato alle scuole. Ogni giorno a commercianti, residenti, passanti. È l'altra faccia, meno eclatante, meno rumorosa, di una criminalità che continua a condizionare le nostre vite, privandoci di una tranquilla passeggiata in un parco, dei computer per i nostri figli a scuola, di un'attività commerciale per campare onestamente, dei beni di una casa tirata su con sacrifici. Sono tante azioni quotidiane che, strappandoci la libertà di vivere i nostri quartieri, fanno più paura di mille faide.
Ci richiamano tutti all'ordinarietà, più che alla politica dell'emergenza. Serve una risposta forte con una militarizzazione urgente del territorio, il che non significa piazzare l'esercito nelle nostre strade, ma fare di tutto per avere più poliziotti e carabinieri. A furia di sciacquarci la bocca con l'ipocrisia della prevenzione, rischiamo di combattere una guerra ad armi impari. Senza agenti, telecamere, posti di blocco, non basterà la resilienza delle tante persone perbene, la formazione di una scuola o l'accoglienza di un oratorio ad affrontare il problema senza rincorrere l'emergenza.
di Luca Saulino
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