Trasporti pubblici - Quando a Secondigliano c'era la Metropolitana
gennaio 21, 2017
0
Secondigliano è in attesa di almeno una stazione della Metropolitana da tanti, troppi anni. Il quartiere sembra isolato rispetto al centro della città di Napoli, essendo collegato soltanto tramite gli autobus e i mezzi su gomma in generale. Eppure, un po' di tempo fa la situazione non era così.
Poco più di quarant'anni fa, il nostro territorio accoglieva un'importante fermata dell'Alifana bassa, progenitrice della Metro Napoli Nord-Est. Tale ferrovia collegava Napoli a Santa Maria Capua Vetere fino al 1970, quando Secondigliano ne divenne il capolinea. Insieme a questa linea su ferro, ne esistevano altre due che arrivavano a Frattamaggiore e ad Aversa.
Il tratto partiva da piazza Carlo III e attraversava un sottopassaggio in corrispondenza di via Don Bosco, passando poi per la collina di Capodichino e viale Maddalena (Doganella). Il percorso proseguiva in parallelo col corso Secondigliano e proseguiva per via Regina Margherita, Miano e Piscinola, prima di uscire dalla zona corrispondente all'attuale comune di Napoli.
Quei treni diedero grande impulso alle attività commerciali, dato che negli anni Venti il consiglio comunale di Secondigliano chiese e ottenne la creazione di una corsa apposita in grado di collegare l'attuale quartiere col centro di Napoli. Oggi rimane soltanto un edificio in corrispondenza di vico Ferrovia, appartenente all'evanescente Pro Loco Secondigliano e adibito a struttura privata.
Quel vecchio percorso dovrebbe essere ripreso, prima o poi, per i lavori della Linea 1 della Metropolitana di Napoli. Per chiudere l'anello, mancano ancora le fermate dell'Aeroporto, di piazza Di Vittorio, di via Giaime Pintor, di via Regina Margherita e di Miano, per poi raggiungere Piscinola-Scampia. La prima stazione è in fase di costruzione, mentre per tutte le altre... mistero. Forse nel 2040 o nel 2050 saranno completate.
Posta un commento
0Commenti