È proprio vero: un tempo Secondigliano aveva una biblioteca. Era intitolata a Guido Dorso, un politico di Avellino che si è dato da fare per sottolineare i problemi del Sud e ci ha lasciato poco meno di 70 anni fa. Un piccolo avamposto di cultura, nel quale i giovani potevano studiare senza alcun disturbo dall'esterno e chiedere libri in prestito. Ma che da anni è stato totalmente dimenticato. Da dove inizia una storia così ricca di contraddizioni?
Partiamo innanzitutto dalle caratteristiche originarie della biblioteca. La struttura sorge a metà degli anni '90 in piazza Zanardelli e ha ben tre piani. Fin da subito, si è rivelata come un'occasione per Secondigliano, quartiere nel quale la cultura ha sempre rivestito un ruolo di primo piano. Come si può leggere direttamente dal sito del Comune di Napoli, questo luogo era fornito di una sala lettura, un'altra di consultazione, di vari servizi di consulenza per i lettori e una sezione dedicata ai più piccoli. Consentiva addirittura le visite guidate per esplorarla e aiuti per gli ipovedenti. Eppure, sulla stessa pagina, appare una frase inequivocabile e al tempo stesso inquietante: la biblioteca è temporaneamente chiusa al pubblico per lavori di ristrutturazione.
Quel "temporaneamente" va avanti da oltre un lustro. Forse per mancanza di fondi per pagare i dipendenti, forse per una manutenzione che non c'è mai stata, forse per una serie di infiltrazioni d'acqua... fatto sta che la Biblioteca è "temporaneamente chiusa al pubblico" da circa 7 anni. Per quale motivazione? Come mai nessuno è in grado di sbloccare i lavori e rilanciare questa importante sede? Il mistero si infittisce.
Già ad inizio del 2010, l'allora assessore alle Biblioteche del Comune di Napoli ha parlato di uno sblocco dei lavori per la riqualificazione dell'edificio, con fondi ricevuti di ben 1 milione e 281 mila euro. Si è parlato anche della creazione di una sezione dedicata alla legalità ed intitolata alla vittima innocente di camorra Gelsomina Verde. Che fine hanno fatto questi soldi? Altro mistero che non scopriremo mai. Lo stesso assessore aveva confermato, al termine dello stesso anno, che nel febbraio 2011 sarebbero iniziati i lavori per il ripristino di almeno una parte di quella "bella struttura incastonata ad hoc nel centro di Secondigliano". Lavori che ovviamente non sono mai terminati.
Successivamente, si è parlato dell'inizio di tale riqualificazione per il novembre del 2011. Niente da fare. Nel frattempo, il sito è stato anche vandalizzato. Ma nessuno lo ha fatto tornare alle sue funzioni originarie. Tra le varie iniziative di protesta, il 19 aprile 2013 un gruppo di persone si è riunito in Piazza Di Nocera (davanti al "Centro Pertini") per leggere alcuni passi del Pinocchio di Carlo Collodi. Un sistema per sottolineare una sequenza di menzogne promesse e mai mantenute. Dopo poco meno di due mesi, è stata annunciata la ripresa dei lavori, anche se non si sa a cosa abbia portato.
Ma ora, passiamo ai giorni nostri. Tutti hanno atteso la giornata del 9 aprile 2015, nella quale sarebbe stata effettuata la consegna dei lavori della riqualificazione della nostra amata Biblioteca. Tutto vero? Macché. Sono subito iniziati i rinvii. Si è parlato della fine del mese di aprile. Oggi siamo al 2 maggio. Nessuna novità, nessuna certezza. La Biblioteca "Guido Dorso" continua a restare nel limbo. Secondigliano continua a restare senza il suo punto di riferimento di cultura e legalità. A qualcuno importa?
Biblioteca di Secondigliano, un centro di cultura... che non c'è
maggio 02, 2015
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