Secondigliano torna a fare i conti con un grave episodio di cronaca che evidenzia, ancora una volta, i rischi quotidiani legati alla circolazione stradale e alla scarsa sicurezza di alcuni incroci cruciali per la vita del quartiere. Intorno a mezzogiorno, secondo la segnalazione arrivata alla nostra redazione da una lettrice, una giovane donna e sua madre anziana sono state investite mentre attraversavano sulle strisce pedonali di Via Padre Cosimo Luciano, proprio di fronte a una macelleria molto frequentata della zona. L’impatto è stato violento e la signora più anziana ha avuto la peggio, tanto da richiedere il trasporto immediato in ambulanza verso l’ospedale per accertamenti e cure. La figlia, visibilmente sotto choc e con diverse escoriazioni, è stata soccorsa dai presenti che hanno cercato di tranquillizzarla in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. Il conducente del veicolo che ha provocato l’investimento non si è fermato a prestare soccorso e si è dileguato, aggravando ancora di più la gravità dell’accaduto.
Secondo quanto riportato dalla cittadina che ci ha scritto, quell’incrocio rappresenta da tempo un punto critico per pedoni e automobilisti. Non è la prima volta, infatti, che si verificano situazioni di pericolo su quelle strisce pedonali, con residenti che raccontano di aver rischiato in prima persona di essere travolti. La testimone, nella sua segnalazione, riferisce che in passato si è vista minacciata e addirittura insultata da un automobilista che, invece di prestare attenzione a chi attraversava la strada con un bambino, si è permesso di inveire con atteggiamenti aggressivi e irresponsabili. Si tratta di un fenomeno che purtroppo non è isolato ma che si inserisce in un quadro più ampio di inciviltà diffusa.
Molti cittadini denunciano come Via Padre Cosimo Luciano, oltre a essere un’arteria di grande passaggio, sia troppo spesso teatro di comportamenti fuori controllo. La mancanza di controlli sistematici, la segnaletica considerata insufficiente e l’assenza di strumenti di sorveglianza come le telecamere alimentano un clima di anarchia stradale che mette in serio pericolo la sicurezza dei residenti. Gli episodi di guida distratta da parte di automobilisti che parlano al cellulare senza prestare attenzione alla strada, così come la presenza costante di motorini che sfrecciano ad alta velocità con passeggeri senza casco, rappresentano una realtà quotidiana con cui gli abitanti del quartiere devono convivere.
La lettrice sottolinea anche come quella strada sia spesso utilizzata come via di fuga da rapinatori e microdelinquenti, aumentando così la percezione di insicurezza da parte della comunità. Una situazione che, secondo i residenti, potrebbe essere mitigata soltanto con un intervento deciso delle istituzioni, con l’installazione di telecamere di sorveglianza, un controllo più frequente delle pattuglie e la regolamentazione dell’incrocio attraverso sistemi semaforici più chiari e funzionali. Nonostante le numerose segnalazioni, però, finora non si è registrato alcun cambiamento concreto e la popolazione teme che, come spesso accade, la questione torni alla ribalta soltanto in occasione di incidenti gravi come quello avvenuto oggi.
L’episodio, accaduto a ridosso delle elezioni, riporta inevitabilmente al centro del dibattito anche il tema delle promesse politiche. La nostra lettrice, con amarezza, sottolinea come da anni i cittadini vengano sommersi da impegni e parole che puntualmente non trovano riscontro nei fatti. Ogni campagna elettorale porta con sé rassicurazioni sul miglioramento della viabilità, sull’aumento della sicurezza e sul contrasto all’illegalità diffusa, ma la realtà resta immutata, lasciando i residenti a fronteggiare da soli i problemi di tutti i giorni. La rabbia cresce, alimentata dall’idea di vivere in un quartiere abbandonato a sé stesso, dove i rischi per i pedoni e per chiunque voglia condurre una vita normale si moltiplicano senza che vengano prese misure efficaci.
La comunità di Secondigliano, come ricorda la testimonianza, non vuole più aspettare il prossimo incidente, la prossima rapina o il prossimo tragico episodio di sangue prima di vedere atti concreti. La richiesta è chiara: quell’incrocio di Via Padre Cosimo Luciano va messo in sicurezza immediatamente, senza ulteriori rinvii o scarichi di responsabilità. Per i cittadini non si tratta di un problema secondario, ma di una priorità che riguarda direttamente la tutela della vita e dell’incolumità delle persone.
Il fatto che un investimento sulle strisce pedonali si trasformi in un dramma con una persona anziana trasportata d’urgenza in ospedale e una giovane donna ferita e sotto choc è la prova che la situazione è insostenibile. Non si tratta di fatalità, ma di conseguenze dirette dell’assenza di controlli e di regole fatte rispettare. Finché non si interverrà in maniera decisa, episodi come questo continueranno a ripetersi, lasciando il quartiere in balia di automobilisti indisciplinati, motociclisti imprudenti e malintenzionati che approfittano della mancanza di sorveglianza.
La denuncia dei residenti è forte e non può restare inascoltata. Le strade di Secondigliano meritano più attenzione, più rispetto e soprattutto più sicurezza. È compito delle istituzioni raccogliere l’appello della comunità e agire subito, senza aspettare che la rabbia e la rassegnazione diventino l’unica voce rimasta a chi da anni chiede soltanto di poter vivere in un quartiere più vivibile e protetto.
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