Un nuovo grave incidente ha scosso via Cupa Capodichino, a Miano, nello stesso tratto dove pochi mesi fa era stato divelto un palo della luce. Questa volta a restare ferita è stata una giovane che viaggiava in sella al suo motorino. Secondo le prime informazioni, la ragazza sarebbe rimasta coinvolta in uno scontro con un’automobile riportando diverse ferite. Sul posto sono intervenuti prontamente gli agenti della polizia municipale, il soccorso stradale e i sanitari del 118 che hanno prestato assistenza immediata alla vittima e hanno gestito la viabilità della zona, congestionata dopo l’impatto.
L’incidente riaccende i riflettori sulle condizioni di sicurezza di via Cupa Capodichino, un’arteria che collega Secondigliano con Capodichino e il centro cittadino ma che spesso diventa teatro di sinistri anche gravi. Giuseppe Alviti, presidente dell’Associazione Nazionale Guardie Particolari Giurate, è intervenuto duramente commentando quanto accaduto. “Da anni mi batto per l’installazione di dissuasori di velocità e segnaletica adeguata in via Cupa Capodichino – ha dichiarato – ma nonostante le ripetute segnalazioni, la Municipalità non ci ascolta. Chiediamo ancora una volta, in considerazione dei ripetuti incidenti, misure urgenti da parte della giunta Troiano perché non possiamo più attendere altrimenti si rimettano gli incarichi”.
Le parole di Alviti sottolineano un problema che da tempo viene denunciato da cittadini e comitati di zona. La pericolosità di quel tratto stradale, accentuata dall’alta velocità di molte auto e motorini che sfrecciano quotidianamente, costituisce un rischio costante. La recente caduta di un palo della luce, avvenuta nello stesso punto, aveva già destato preoccupazione tra residenti e commercianti che avevano chiesto interventi immediati di messa in sicurezza e controlli più serrati. Oggi l’ennesimo incidente, che ha coinvolto una giovane la cui prognosi è ancora riservata, ripropone la questione con urgenza.
Molti cittadini esprimono amarezza per la mancanza di interventi concreti nonostante le ripetute denunce. Alcuni residenti ricordano anche altri episodi avvenuti negli ultimi anni con feriti gravi e veicoli distrutti. La paura più grande, condivisa sui social e nei gruppi di quartiere, è che il prossimo incidente possa avere esiti ancora più tragici se non verranno installati dissuasori di velocità, strisce pedonali ben visibili, nuova segnaletica e se non verranno effettuati controlli puntuali per sanzionare la guida pericolosa.
Mentre si attende di conoscere l’evoluzione clinica della giovane, resta la rabbia di chi percorre quotidianamente via Cupa Capodichino per recarsi al lavoro, portare i figli a scuola o svolgere le normali commissioni. Rabbia che si accompagna a un senso di impotenza di fronte a un’istituzione percepita come distante e incapace di ascoltare i bisogni reali dei cittadini.
L’appello rilanciato da Giuseppe Alviti risuona come un monito, l’ennesimo, rivolto alla giunta municipale affinché la sicurezza stradale diventi una priorità vera e non solo un capitolo nei programmi elettorali. Perché la strada, ogni giorno, continua a restituire il conto delle sue insidie con feriti e famiglie in ansia. E mentre la ragazza lotta per riprendersi dalle ferite riportate, resta la domanda che tanti si pongono: quanto ancora bisognerà aspettare prima che vengano adottate misure concrete a tutela della vita di chi percorre via Cupa Capodichino?
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