Un pomeriggio intero di controlli sul corso Secondigliano non è bastato a evitare il caos del traffico, in una delle arterie più trafficate e problematiche dell’area nord di Napoli. È quanto denuncia un lettore nella rubrica “La posta dei lettori” di PeriferiamoNews, riportando l’esperienza vissuta ieri pomeriggio, quando una pattuglia della polizia municipale ha stazionato lungo la strada principale del quartiere per contrastare il fenomeno ormai cronico delle doppie file.
Auto parcheggiate in sosta selvaggia, furgoni accostati alle fermate degli autobus, scivoli per disabili occupati senza scrupoli: un quadro già noto a chi percorre quotidianamente quel tratto di strada, dove la viabilità si trasforma spesso in un percorso a ostacoli tra clacson, manovre improvvise e disagi per chi a piedi o su carrozzina si trova a dover aggirare le barriere create dalle auto in divieto.
Nonostante la presenza costante degli agenti abbia portato alla stesura di numerosi verbali e sanzioni, il problema resta, come evidenzia lo stesso cittadino, soprattutto nei tratti non coperti dal controllo diretto. L’effetto deterrente, infatti, svanisce non appena la pattuglia si allontana o si sposta di pochi metri, lasciando campo libero a chi, pur di evitare di pagare un parcheggio, preferisce rischiare una multa o peggio bloccare la circolazione.
Alla radice c’è una questione che va oltre la semplice inciviltà: l’assenza cronica di aree di sosta pubbliche a tariffe accessibili, soprattutto in un quartiere densamente popolato dove le strade strette e la presenza di attività commerciali di vicinato rendono ancora più complessa la gestione del traffico. Una criticità che negli anni si è cronicizzata, senza che siano arrivate soluzioni strutturali capaci di alleggerire la pressione veicolare su un’arteria già congestionata da auto private, trasporto pubblico, mezzi di consegna e residenti in cerca di un posto libero.
A fare le spese di questa situazione è chi si sposta a piedi, chi attende un autobus, chi accompagna un parente con difficoltà motorie o semplicemente chi deve raggiungere la propria abitazione in un quartiere dove parcheggiare è una sfida quotidiana. Il lettore che ha inviato la segnalazione auspica che l’impegno della polizia municipale non resti un episodio isolato, ma venga mantenuto costante e capillare, con controlli ripetuti e sanzioni puntuali per colpire chi, con comportamenti scorretti, ostacola la vita di tutti.
Al tempo stesso, però, invita anche a riflettere su una gestione più organica degli spazi: nuovi stalli di sosta, tariffe calmierate, interventi che disincentivino l’uso selvaggio dell’auto privata e favoriscano una mobilità più ordinata e rispettosa. Non è la prima volta che dai residenti di Secondigliano arrivano segnalazioni di questo tipo. Troppe volte il corso principale diventa un imbuto di lamiere, clacson e nervosismo, con ripercussioni sulla qualità della vita e sul tessuto economico delle attività di vicinato, che si ritrovano clienti infastiditi e spesso impossibilitati a fermarsi serenamente per un acquisto.
Se da un lato l’inciviltà è un problema di mentalità che richiede tempo per essere scardinato, dall’altro resta l’urgenza di un piano di viabilità più efficace, capace di garantire alternative reali e di premiare chi rispetta le regole. Un segnale positivo, come conclude il lettore, è la fermezza dimostrata dagli agenti, che ieri hanno svolto un lavoro non facile in un contesto dove spesso regna la tolleranza e l’abitudine a chiudere un occhio di fronte alle infrazioni.
Secondigliano continua così a far emergere, attraverso le voci dei cittadini, le piccole e grandi battaglie di un quartiere che chiede normalità, decoro e rispetto. Una strada libera dalle doppie file non è solo questione di traffico, ma un tassello di civiltà che passa anche dalle multe, ma soprattutto da soluzioni concrete e da un senso civico che ancora, troppo spesso, manca.
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