È scattata nelle scorse ore una vasta e incisiva operazione interforze volta al contrasto dell’ambulantato abusivo alimentare nell’area nord di Napoli, con particolare attenzione al quartiere di Scampia e alle strade adiacenti della VIII Municipalità. L’intervento, che ha visto il coinvolgimento sinergico degli agenti della Polizia Municipale dell’Unità Operativa Scampia, del personale dell’ASL Napoli 1 Centro e dei poliziotti del Commissariato di Polizia di Stato di Scampia, si inserisce nel più ampio piano di azioni coordinate contro l’abusivismo commerciale, una piaga che da anni affligge alcune delle aree più sensibili del capoluogo campano, con gravi ripercussioni sulla salute pubblica, sul decoro urbano e sulla concorrenza leale nel settore alimentare.
L’operazione ha interessato in particolare alcune arterie strategiche e altamente frequentate della periferia settentrionale della città: via fratelli Cervi, via Baku, via Giovanni Antonio Campano, via Mugnano a Marianella e via De Amicis, tutte strade spesso oggetto di segnalazioni da parte dei cittadini e dei comitati di quartiere per la presenza costante di venditori ambulanti non autorizzati, intenti a esporre e vendere generi alimentari deperibili senza il minimo rispetto delle normative sanitarie e igieniche vigenti. Durante i controlli, gli operatori delle diverse forze coinvolte hanno riscontrato la presenza di cinque ambulanti che esercitavano l’attività di vendita senza alcun tipo di autorizzazione né registro fiscale, né tantomeno rispetto delle norme di conservazione degli alimenti previste dalla legge.
Quattro di essi sono stati immediatamente fermati e sanzionati, per un ammontare complessivo di circa 39.000 euro in multe. Il quinto venditore, invece, alla vista degli agenti ha preferito la fuga, lasciando sul posto l’intera merceologia che stava proponendo ai passanti. L’abbandono improvviso della mercanzia ha permesso il sequestro anche dei suoi prodotti, portando il totale degli alimenti sequestrati a una cifra davvero significativa: 305 chilogrammi di prodotti tra frutta, verdura, mitili, pesce e ortaggi, tutti generi particolarmente sensibili alla temperatura e all’esposizione esterna, e pertanto estremamente vulnerabili a contaminazioni batteriche e agenti atmosferici nocivi.
Tutto il materiale sequestrato, una volta sottoposto a verifica visiva e sanitaria, è stato considerato non idoneo al consumo umano. Gli alimenti, esposti per ore senza refrigerazione adeguata e senza alcuna protezione dagli inquinanti ambientali presenti nell’aria cittadina, sono stati giudicati pericolosi per la salute pubblica e, per questo motivo, ne è stata disposta l’immediata distruzione. Il conferimento è avvenuto tramite compattatore dell’ASIA, la società municipalizzata che si occupa della gestione dei rifiuti urbani nella città di Napoli. L’operazione si è svolta con ordine e senza incidenti, grazie alla presenza coordinata e alla professionalità degli agenti coinvolti, che hanno agito in perfetta sinergia per garantire sicurezza ed efficacia.
L’ambulantato abusivo, specie quello legato alla vendita di alimenti deperibili, rappresenta uno dei fenomeni più insidiosi per le aree metropolitane del Sud Italia, e in particolare per Napoli, dove intere fasce di popolazione si affidano quotidianamente a questo tipo di commercio per ragioni economiche o per mancanza di alternative accessibili. Tuttavia, la vendita senza autorizzazione di prodotti alimentari non controllati, spesso conservati in condizioni igienico-sanitarie precarie, non solo danneggia il tessuto commerciale regolare, ma espone i cittadini a gravi rischi per la salute. Pesci e mitili lasciati al sole, ortaggi e frutta poggiati direttamente sul suolo urbano, esposizione prolungata allo smog e alla polvere: sono solo alcune delle criticità che, se sottovalutate, possono trasformarsi in vere e proprie emergenze sanitarie, soprattutto durante i mesi più caldi.
Da parte delle autorità cittadine e sanitarie arriva un messaggio chiaro e determinato: la tolleranza nei confronti dell’illegalità diffusa, specie quando incide direttamente sulla salute delle persone, è finita. I controlli continueranno nelle prossime settimane e saranno estesi anche ad altri quartieri, con particolare attenzione alle zone mercatali e alle aree maggiormente esposte alla presenza di venditori non in regola. Le operazioni non vogliono colpire indiscriminatamente chi si trova in condizioni di difficoltà economica, ma intendono salvaguardare il diritto di tutti i cittadini a un’alimentazione sicura, a un ambiente urbano ordinato e a un’economia sana, che non penalizzi gli operatori onesti a vantaggio di chi opera nell’illegalità.
Scampia, quartiere simbolo di una Napoli che resiste ma che spesso fatica a riscattarsi dall’immagine stereotipata di degrado e criminalità, è oggi anche il teatro di una nuova consapevolezza istituzionale, di un’azione concreta che mira a restituire dignità ai luoghi e alle persone. Il blitz condotto in via fratelli Cervi, via Baku, via Campano, via Marianella e via De Amicis è un segnale tangibile di questa volontà di cambiamento. Un segnale che parte dalle periferie per arrivare al cuore della città, dove il rispetto delle regole non deve essere una concessione, ma un diritto collettivo.
L’azione congiunta della Municipale, dell’ASL Napoli 1 e della Polizia di Stato dimostra che la cooperazione tra enti può portare risultati concreti, soprattutto quando l’obiettivo è comune: garantire legalità, sicurezza e salute. Il contrasto all’ambulantato abusivo non si esaurisce in una singola operazione, ma si alimenta con la continuità, con il monitoraggio costante del territorio, con l’ascolto delle istanze dei cittadini e con l’investimento in cultura della legalità. In tal senso, anche il ruolo dell’informazione e della partecipazione civica sarà fondamentale nei mesi a venire, per rafforzare quel patto tra istituzioni e cittadini che rappresenta il vero argine contro ogni forma di degrado e illegalità.