A pochi giorni dalla celebrazione della Festa dei Lavoratori, una nuova tragedia sul lavoro scuote la Campania e rilancia con forza il dibattito sulla sicurezza nei cantieri. Oggi, intorno alle ore 14, un operaio ha perso la vita a Frattamaggiore, in provincia di Napoli, dopo essere precipitato da un’impalcatura mentre stava lavorando alla ristrutturazione della facciata di un edificio situato in via Padre Mario Vergara, proprio di fronte alla sede centrale dell’ASL Napoli 2 Nord.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo era impegnato in interventi edilizi quando, per cause ancora in fase di accertamento, ha perso l’equilibrio o è stato vittima di un cedimento strutturale ed è caduto nel vuoto, finendo nella corte interna del palazzo. Alcuni residenti della zona hanno riferito di aver udito un tonfo improvviso seguito da grida, e hanno immediatamente allertato i soccorsi.
Il personale del 118 è intervenuto prontamente sul posto. Al loro arrivo, l’operaio era ancora vivo e cosciente, ma le sue condizioni sono rapidamente peggiorate durante il trasporto in ospedale, dove è deceduto poco dopo. La dinamica precisa dell’incidente resta da chiarire. Si ipotizza che la tavola dell’impalcatura su cui stava lavorando possa aver ceduto improvvisamente, ma sarà compito degli inquirenti stabilire la verità.
Sul luogo della tragedia sono intervenuti i carabinieri della stazione di Frattamaggiore, i militari della radiomobile di Caivano e il personale dell’ASL, che ha avviato i rilievi tecnici previsti in questi casi. L’intera area del cantiere è stata posta sotto sequestro e la salma è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. La Procura di Napoli Nord ha aperto un fascicolo e sta coordinando le indagini, che potrebbero portare all’esecuzione di un’autopsia e all’iscrizione nel registro degli indagati di eventuali responsabili.
Al momento, non sono state fornite informazioni sull’identità della vittima, né sulla sua posizione contrattuale o sulla ditta per cui stava lavorando. Resta da accertare se l’impalcatura fosse a norma, se i dispositivi di protezione individuale fossero presenti e utilizzati correttamente, e se fossero state rispettate tutte le prescrizioni previste dalla normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro.
Questo ennesimo incidente mortale getta un’ombra cupa sul mondo del lavoro italiano, dove le cosiddette “morti bianche” continuano a verificarsi con allarmante frequenza. Secondo i dati dell’INAIL, solo nei primi mesi dell’anno si contano già decine di vittime sul posto di lavoro, molte delle quali nel settore dell’edilizia, che si conferma tra i più pericolosi. Le cause sono spesso riconducibili a negligenze, mancanza di formazione, assenza di controlli o alla ricerca del risparmio economico a scapito della sicurezza.
Il fatto che la tragedia si sia verificata a ridosso della Giornata internazionale dei lavoratori aumenta il senso di indignazione e impotenza. Le ricorrenze come il Primo Maggio dovrebbero rappresentare un momento di riflessione e di valorizzazione dei diritti dei lavoratori, ma troppo spesso vengono offuscate da episodi come questo, che mettono in luce quanto ancora ci sia da fare sul fronte della tutela e della dignità del lavoro.
Sindacati, associazioni di categoria e movimenti per la sicurezza nei luoghi di lavoro tornano a chiedere a gran voce un rafforzamento dei controlli nei cantieri, un maggior investimento nella formazione e un inasprimento delle pene per chi non rispetta le regole. La sicurezza non può essere considerata un costo, ma un diritto fondamentale.
In attesa di ulteriori sviluppi sull’inchiesta, Frattamaggiore si unisce al cordoglio per una vita spezzata troppo presto, nella speranza che questa ennesima tragedia possa almeno servire da monito per evitare che altri lavoratori perdano la vita in circostanze simili.