Negli ultimi giorni, numerose segnalazioni da parte dei residenti del Corso Secondigliano stanno richiamando l’attenzione su un fenomeno in crescita: si tratta di furti con scasso ai danni di auto parcheggiate lungo le strade del quartiere. Secondo quanto riferito da diversi cittadini, soprattutto attraverso gruppi social locali, si sono verificati diversi episodi nelle ore notturne in cui ignoti hanno forzato le serrature o infranto i parabrezza per sottrarre oggetti lasciati all’interno dei veicoli.
Il fenomeno, purtroppo, non è nuovo. Ma negli ultimi giorni pare essersi intensificato, sia in termini di frequenza che di modalità. Alcuni abitanti raccontano di aver trovato l’auto con i finestrini infranti o la portiera forzata, spesso per rubare oggetti di poco valore, come occhiali da sole, caricabatterie o anche documenti. In altri casi si è trattato di attrezzature da lavoro o borse dimenticate sui sedili. La sensazione diffusa tra i residenti è che i furti avvengano con rapidità e disinvoltura, approfittando del buio e della scarsa presenza di pattugliamenti nelle ore notturne.
Sull’argomento è intervenuto anche Giuseppe Alviti, presidente dell’Associazione Nazionale Guardie Particolari Giurate, da tempo impegnato in battaglie civili e sindacali in tema di sicurezza urbana. Alviti ha rivolto un appello alle autorità competenti, sollecitando un intervento urgente per contrastare quello che definisce “un fenomeno in preoccupante aumento”.
«Chiediamo alle forze dell’ordine un controllo mirato del territorio – ha dichiarato – con particolare attenzione alle aree dove più frequentemente si verificano episodi di furto. È necessario attivare anche un coordinamento con la Polizia Municipale, affinché attraverso il Maggiore Guerra si possa valutare l’impiego di agenti in borghese per il contrasto a queste attività illecite, soprattutto in orario notturno».
L’intervento di Alviti si inserisce in un contesto di crescente attenzione al tema della sicurezza urbana nei quartieri periferici di Napoli, e in particolare nella zona nord della città. Il problema dei furti nelle auto, infatti, non riguarda solo Corso Secondigliano ma anche le aree limitrofe come Capodichino, Miano e San Pietro a Patierno, dove si registrano dinamiche simili.
Molti cittadini, ormai scoraggiati, affermano di non denunciare neppure più i furti subiti, ritenendo che le probabilità di identificare i responsabili siano basse. Altri cercano di prevenire lasciando le auto vuote e ben visibili, o evitando di parcheggiare in strade isolate. Qualcuno ha iniziato a dotarsi di telecamere di sorveglianza private, nel tentativo di scoraggiare i ladri e fornire eventualmente materiale utile alle forze dell’ordine.
La richiesta di maggiore vigilanza, però, rimane al centro delle istanze popolari. Non si tratta solo di aumentare il numero di pattuglie, ma anche di rivedere la gestione delle risorse esistenti, introducendo controlli dinamici e strategie mirate, anche attraverso l’utilizzo di personale in abiti civili in grado di monitorare i movimenti sospetti senza destare attenzione.
Nel frattempo, i residenti continuano a confrontarsi tra loro, condividendo informazioni e segnalazioni. In alcuni casi, sono stati gli stessi cittadini a raccogliere elementi utili e a segnalarli alle autorità, nel tentativo di contribuire in prima persona al presidio del territorio. Un segnale, questo, della volontà di non restare passivi di fronte al problema, ma anche un’indicazione chiara della necessità di un sostegno più strutturato da parte delle istituzioni.
Il fenomeno dei furti notturni nelle auto resta dunque una delle criticità più sentite sul territorio. E mentre si attende una risposta concreta da parte delle autorità, l’appello di Giuseppe Alviti mette sul tavolo una proposta operativa che, almeno nelle intenzioni, potrebbe contribuire a rendere più sicura la vita quotidiana di tanti cittadini.
Per ora, resta l’amarezza di dover convivere con il timore costante che anche una semplice sosta in strada possa trasformarsi in un danno economico e morale. E resta la consapevolezza che, al di là delle responsabilità individuali, il tema della sicurezza urbana richiede un’attenzione costante e un presidio stabile, affinché episodi come questi non diventino la norma, ma restino eccezioni da prevenire e contrastare con decisione.