Secondigliano torna sotto i riflettori per una massiccia operazione di controllo condotta dalla polizia municipale nell’area del mercatino rionale Montesomma e nelle zone adiacenti. Un intervento che non è passato inosservato e che ha coinvolto, in un’unica giornata di attività, ben 22 esercizi commerciali tra ambulanti, attività stanziali e piccoli negozi di quartiere. L’iniziativa, portata avanti congiuntamente dall’Unità Operativa Secondigliano e dall’Unità Operativa Stella, si inserisce in un più ampio programma di monitoraggio del territorio volto a contrastare l’abusivismo, a promuovere il rispetto delle norme di decoro urbano e a garantire condizioni di maggiore sicurezza e legalità per commercianti e cittadini.
Nel cuore pulsante del mercatino di Secondigliano, centro nevralgico del commercio popolare e punto di riferimento storico per l’economia quotidiana del quartiere, sono state ispezionate quattro attività alimentari. Tutte e quattro, senza eccezione, sono state sanzionate per occupazione irregolare del suolo pubblico. I titolari, infatti, avevano superato i limiti consentiti dalle concessioni, ampliando arbitrariamente l’area di esposizione della merce a scapito della fruibilità degli spazi comuni. Una situazione che si ripete ciclicamente e che, ancora una volta, mette in evidenza il bisogno di un maggiore coordinamento tra commercianti e autorità per garantire il rispetto delle regole senza compromettere il sostentamento di chi vive di piccola distribuzione.
Decisamente più positiva, invece, la fotografia restituita dal comparto non alimentare. Tra i 18 esercizi controllati in questo settore, 14 sono risultati perfettamente in regola con le disposizioni vigenti in materia di raccolta differenziata, rispetto delle norme antifumo e manutenzione del decoro urbano. Un dato che fa ben sperare e che dimostra come, almeno in parte, gli sforzi di sensibilizzazione sul tema della legalità e del rispetto delle regole stiano cominciando a dare i loro frutti. Per quattro attività, tuttavia, è stato comunque necessario procedere con una diffida formale a causa di lievi irregolarità riscontrate durante i controlli. Si tratta di anomalie documentali e carenze marginali nella gestione degli spazi, non tali da giustificare una sanzione immediata ma comunque meritevoli di attenzione e monitoraggio.
L’azione della polizia municipale non si è limitata all’area del mercatino rionale di Secondigliano, ma si è estesa anche ad alcune arterie commerciali strategiche del quartiere, come via Dante e via Padre Gaetano Errico, due strade spesso al centro delle lamentele dei residenti per il crescente fenomeno dell’occupazione selvaggia del suolo pubblico. Anche in questo caso, il bilancio dei controlli è stato piuttosto severo: su quattro attività ispezionate, sono state elevate quattro sanzioni. Tre per occupazione abusiva della sede stradale e una, particolarmente grave, per esercizio di attività commerciale privo di qualsiasi autorizzazione. Quest’ultimo caso, in particolare, ha destato preoccupazione tra gli agenti in servizio, poiché parliamo di un’attività completamente sconosciuta agli uffici comunali e operante senza alcun tipo di registrazione fiscale o sanitaria.
Il blitz si inserisce in un contesto complesso, dove la necessità di garantire legalità si scontra quotidianamente con la precarietà economica di tanti piccoli operatori del territorio. Non è un mistero che, a Secondigliano, molti commercianti affrontino difficoltà burocratiche e ostacoli logistici che spesso li spingono a soluzioni borderline, pur di mantenere in vita le loro attività. Tuttavia, l’azione delle autorità municipali vuole rappresentare non un attacco ma un invito al rispetto delle regole, nella convinzione che la legalità non debba essere vissuta come un nemico ma come una condizione necessaria per uno sviluppo equo e duraturo.
Da parte delle istituzioni, è stato ribadito l’impegno a continuare con azioni mirate e programmate, senza trascurare il dialogo con i commercianti. L’obiettivo è chiaro: costruire un contesto in cui legalità e lavoro possano coesistere, dove il rispetto delle norme diventi patrimonio condiviso e non mera imposizione dall’alto. In un quartiere dove troppo spesso le regole sembrano facoltative e le strade appaiono come terre di nessuno, operazioni come quella al mercatino di Secondigliano restituiscono un segnale concreto di attenzione. Un segnale che, se accompagnato da percorsi di sostegno per i commercianti più in difficoltà, potrebbe rappresentare un primo passo verso una Secondigliano più ordinata, più giusta, più vivibile.