Martina Russo, la giovane 25enne simbolo di una tragedia che ha scosso Napoli, sarà finalmente trasferita all’Istituto Maugeri di Telese per iniziare un percorso di neuroriabilitazione avanzata. La notizia, che rappresenta un momento di speranza dopo mesi di dolore, è stata comunicata dal deputato Francesco Emilio Borrelli, che insieme all’Associazione Nessuno Tocchi Ippocrate aveva lanciato un appello accorato pubblicato su Il Mattino. Dopo nove mesi di estenuante attesa, finalmente l'impegno della rete di solidarietà di Scampia ha prodotto un risultato concreto per Martina Russo e la sua famiglia.
La notte del crollo della Vela Celeste a Scampia ha cambiato per sempre la vita di Martina Russo. In quell’inferno di cemento e paura, la giovane perse il marito e riportò gravissime lesioni, mentre miracolosamente si salvò la figlia di soli due anni. Da quella notte, Martina Russo è ricoverata nel reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale Cardarelli, dove ha combattuto contro un trauma cranico severo, emiplegia destra e afasia, che l’hanno resa incapace di parlare e di riconoscere i suoi affetti più cari. Un percorso doloroso e pieno di ostacoli, segnato da un’unica certezza: la determinazione della famiglia e della comunità di Scampia a non abbandonarla.
La madre di Martina, Maria, ha raccontato la devastazione vissuta in questi mesi e la speranza che non ha mai smesso di coltivare. "All’inizio avevo perso la fede, poi ho pensato che Dio l’ha salvata per un motivo", ha dichiarato con grande emozione. Oggi Maria e suo marito crescono la nipotina, mentre combattono ogni giorno per garantire a Martina Russo le cure necessarie. Le lunghe liste d’attesa e le difficoltà economiche avevano rallentato il trasferimento, ma grazie all’insistenza di Francesco Emilio Borrelli e al supporto dell’Associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, si è riusciti ad ottenere l’ammissione di Martina Russo all’Istituto Maugeri di Telese, centro d’eccellenza per la neuroriabilitazione.
L’Istituto Maugeri di Telese rappresenta per Martina Russo una possibilità concreta di migliorare le sue condizioni e, sebbene la strada sia ancora lunga, ogni piccolo progresso sarà un passo verso la rinascita. La solidarietà di Scampia, dimostrata attraverso donazioni, appelli pubblici e il sostegno di tanti cittadini, ha reso possibile questo importante traguardo. Francesco Emilio Borrelli, in un messaggio carico di emozione, ha affermato: "Era giusto così. Martina incarna la forza e la resilienza di Scampia: la sua battaglia non sarà vana". La storia di Martina Russo si intreccia così con quella di un intero quartiere che, nonostante le difficoltà e le ferite del passato, non smette di lottare per la dignità e la vita.
Il crollo della Vela Celeste di Scampia non ha solo distrutto un edificio, ma ha portato via sogni, vite e famiglie. La tragica esperienza vissuta da Martina Russo è diventata emblematica di quanto sia necessario garantire a tutti il diritto alla salute e alla riabilitazione, indipendentemente dalle condizioni economiche. L'impegno della rete di solidarietà di Scampia e delle istituzioni ha mostrato che l'unione può davvero fare la differenza, offrendo una speranza anche nei momenti più drammatici.
Oggi, mentre Martina Russo si prepara a iniziare la sua nuova vita all’Istituto Maugeri di Telese, la battaglia continua. La giovane avrà bisogno di cure costanti, terapie specialistiche e un ambiente che possa stimolarla e proteggerla. Il supporto economico e morale della comunità sarà fondamentale per affrontare questo percorso. Il caso di Martina Russo richiama anche l’attenzione su tutte quelle situazioni simili in cui la sanità pubblica fatica a dare risposte tempestive e adeguate.
In questo contesto, l'azione di figure come Francesco Emilio Borrelli e organizzazioni come Nessuno Tocchi Ippocrate è risultata decisiva. La loro battaglia non è solo per Martina Russo, ma per ogni cittadino che rischia di essere dimenticato. È la prova che, attraverso la solidarietà, l'impegno civile e l'attenzione mediatica, si può ottenere giustizia e restituire dignità a chi l'ha persa.
La storia di Martina Russo, nata dal dolore del crollo della Vela Celeste di Scampia, oggi si arricchisce di una nuova pagina: quella della speranza. Una speranza costruita mattone dopo mattone dalla solidarietà di Scampia, dal coraggio della sua famiglia e dalla determinazione di chi non si arrende di fronte alle ingiustizie. L’obiettivo è restituire a Martina, per quanto possibile, una vita autonoma, fatta di piccoli gesti quotidiani, sorrisi ritrovati e nuovi ricordi da costruire insieme alla sua bambina. Un percorso difficile, ma non impossibile, che ha già mostrato a tutti che anche nei luoghi più segnati dal dolore può nascere una nuova luce.