Nel cuore di Secondigliano, un quartiere spesso associato alle sue criticità sociali ma anche ricco di una profonda vitalità comunitaria, domani, domenica 13 aprile, prenderà vita una manifestazione che unisce spiritualità, impegno sociale e desiderio di cambiamento. La Parrocchia Sacri Cuori ha infatti organizzato una marcia per la pace in occasione della Domenica delle Palme, una giornata che nel calendario liturgico cristiano rappresenta l'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme e che nella tradizione cattolica assume da sempre un significato di speranza e rinnovamento.
In questo contesto fortemente simbolico, la comunità parrocchiale ha voluto dare voce alla necessità sempre più urgente di pace, affidando ai giovani il compito di farsi portatori di un messaggio universale in un momento storico in cui il mondo è attraversato da conflitti devastanti, tensioni internazionali e crisi umanitarie che colpiscono milioni di persone. L’appuntamento è fissato per le ore 11, quando partirà la marcia che si snoderà per le strade di Secondigliano: in testa al corteo ci saranno proprio i ragazzi e le ragazze del quartiere, molti dei quali coinvolti attivamente nelle attività della parrocchia.
Con in mano i tradizionali ramoscelli d’ulivo, simbolo antico e potente della pace, sfileranno insieme a famiglie, volontari, educatori e rappresentanti del mondo ecclesiastico e associativo, portando striscioni e cartelli con messaggi chiari e diretti contro la guerra, l’odio e l’indifferenza. Le foto d’archivio degli anni passati, firmate dal fotografo Roberto Zannini, testimoniano il grande coinvolgimento e la partecipazione emotiva di questa iniziativa che si rinnova ogni anno ma che, nel 2025, assume un significato ancora più forte a causa del drammatico scenario internazionale che vede nuovi focolai di violenza e guerre permanenti continuare a mietere vittime.
L’intento della parrocchia è quello di far riflettere l’intera comunità su quanto sia indispensabile coltivare il valore della pace già nel proprio contesto quotidiano, partendo dai piccoli gesti e dalla costruzione di relazioni fondate sul rispetto e sull’ascolto. Ma è anche un invito, rivolto a credenti e non credenti, a non rimanere spettatori passivi dinanzi alle tragedie del nostro tempo. In un mondo dove le notizie di bombardamenti, attacchi terroristici e crisi migratorie sembrano non lasciare spazio alla speranza, la voce dei giovani che sfilano per le vie di Secondigliano con un ramoscello d’ulivo rappresenta una dichiarazione potente: la pace è ancora possibile, ma richiede l’impegno concreto di ciascuno.
La scelta della Domenica delle Palme come giorno della manifestazione non è casuale. Proprio in questa giornata che precede la Pasqua e che simboleggia l’accoglienza, la fede e il sacrificio, la marcia per la pace diventa anche un atto di testimonianza cristiana, un modo per ricordare che la fede non è solo preghiera, ma anche azione e responsabilità verso il prossimo. La Parrocchia Sacri Cuori, da anni punto di riferimento non solo spirituale ma anche educativo e sociale per tutto il quartiere, rinnova così il suo ruolo attivo nel promuovere i valori dell’umanità e della solidarietà.
In un territorio spesso raccontato attraverso stereotipi negativi, l’immagine dei ragazzi di Secondigliano che marciano per la pace è un potente antidoto contro ogni forma di pregiudizio. Significa mostrare al mondo che anche dalle periferie possono partire messaggi positivi, capaci di illuminare i cuori e smuovere le coscienze. L’iniziativa si inserisce inoltre in un più ampio percorso educativo portato avanti dalla parrocchia con il coinvolgimento delle famiglie, delle scuole e delle associazioni del territorio, che mirano a formare una generazione più consapevole e pronta ad affrontare le sfide del presente con coraggio e spirito costruttivo.
La marcia sarà anche l’occasione per vivere un momento di comunità vero, fatto di sorrisi, canti, preghiere, ma anche di riflessione e confronto. E a Secondigliano, in questa Domenica delle Palme, la voce dei giovani diventerà eco di una speranza che attraversa le strade, rompe il silenzio delle guerre e diventa seme di futuro. Perché dove c’è un ramoscello d’ulivo, c’è ancora la possibilità di credere nella pace.