Il Quadrivio di Secondigliano torna al centro dell’attenzione dell’amministrazione comunale di Napoli con un’importante variazione di bilancio che sarà discussa oggi, martedì 22 aprile, alle ore 10 nella sede del Consiglio comunale di via Verdi. La maggioranza che sostiene il sindaco Gaetano Manfredi è chiamata a una nuova prova politica, ma il vero cuore della seduta sarà rappresentato da una serie di interventi strategici, tra cui spicca proprio la sistemazione dell’area di Secondigliano, simbolo di una tragedia mai dimenticata e oggi epicentro di una volontà concreta di rinascita. Il Quadrivio, duramente danneggiato dalla frana del 1996 che causò il crollo della galleria Miano-Arzano e la morte di undici persone, rappresenta una ferita ancora aperta per la città. La sua riqualificazione non è solo un atto di riparazione materiale, ma anche un gesto di riconciliazione simbolica tra la città e uno dei suoi quartieri più densamente popolati e storicamente penalizzati.
Il progetto di sistemazione, finanziato con una quota specifica dell’avanzo di amministrazione vincolato, rientra in un pacchetto più ampio di variazioni al bilancio 2025-2027 proposte dalla Giunta comunale. Le risorse stanziate saranno decisive per avviare interventi urgenti e strutturali sull’area del Quadrivio, con l’obiettivo di restituire funzionalità, sicurezza e dignità a un nodo urbanistico strategico per la mobilità e la vivibilità dell’intera zona nord di Napoli. Le operazioni previste si inseriscono all’interno di una visione più ampia di rigenerazione urbana e rappresentano un segnale forte di attenzione istituzionale per un territorio che, da decenni, attende risposte concrete. Il Consiglio comunale discuterà questa misura all’interno di una cornice di interventi che spaziano dal miglioramento della linea tranviaria 4 alla manutenzione straordinaria delle spiagge pubbliche, fino ai progetti sostenuti con fondi PNRR che coinvolgono scuole, impianti sportivi, sicurezza urbana e videosorveglianza. Ma è proprio la sistemazione del Quadrivio di Secondigliano a catalizzare l’interesse di cittadini, tecnici e osservatori politici.
In parallelo alla discussione sulle variazioni di bilancio, il Consiglio comunale sarà teatro di una pluralità di mozioni e ordini del giorno presentati dai consiglieri, ma nessun tema avrà l’impatto simbolico e territoriale pari a quello del Quadrivio. L’intervento si configura come un'opera di riconnessione tra la memoria e il futuro, tra il dolore e la progettualità, e promette di avere una ricaduta immediata sulla qualità della vita dei residenti, sulla mobilità cittadina e sull’identità collettiva di un quartiere spesso narrato solo attraverso le sue fragilità. Le risorse messe in campo ammontano a 745mila euro, una cifra significativa se considerata all’interno della ripartizione generale del bilancio, e dimostrano una volontà politica precisa di trasformare il Quadrivio in un luogo funzionale, sicuro, accessibile e finalmente degno della centralità che ha sempre avuto nella topografia urbana del capoluogo partenopeo.
La seduta non sarà quindi solo un passaggio tecnico in vista dell’approvazione del bilancio, ma si profila come un momento cruciale per comprendere la direzione politica e amministrativa che la città intende seguire. Gli altri punti all’ordine del giorno, dal programma “Napoli città solidale” al sostegno per le fasce fragili, dalla valorizzazione delle botteghe storiche di corallo e cammei alla regolamentazione del servizio taxi, offrono una panoramica articolata delle priorità cittadine. Tuttavia, sarà la decisione sul Quadrivio a parlare il linguaggio più immediato e tangibile per i cittadini, incarnando un’idea di città che guarda al futuro senza dimenticare il proprio passato. L’eventuale approvazione della variazione di bilancio per l’intervento a Secondigliano costituirà il primo passo verso un cantiere che non sarà solo fisico, ma anche culturale e sociale, un laboratorio di rinnovamento urbano in una delle aree più complesse e vitali della metropoli napoletana.
L’appuntamento di stamattina rappresenta dunque un banco di prova non solo per la tenuta della maggioranza consiliare, ma soprattutto per la capacità dell’amministrazione di rispondere con atti concreti alle istanze di territori troppo spesso lasciati ai margini delle grandi scelte infrastrutturali. In questo senso, il Quadrivio di Secondigliano si conferma non solo come un crocevia geografico, ma come un nodo politico e civile da sciogliere con coraggio, responsabilità e visione. Se il Consiglio comunale approverà la misura, si aprirà una nuova fase per il quartiere, che potrà finalmente riconquistare uno spazio funzionale, moderno e sicuro, all’altezza dei suoi abitanti e del suo potenziale urbano.