La notizia della scomparsa di Papa Francesco ha colpito profondamente la comunità cristiana e molte persone nel mondo, comprese quelle che non si riconoscono nella fede cattolica ma che hanno apprezzato il suo impegno costante per una società più giusta e inclusiva. A Napoli, dove il Papa si era recato in visita pastorale nel 2015 e nel 2019, il ricordo della sua presenza è ancora vivo, in particolare per l’attenzione dimostrata verso le periferie e per il tono diretto e umano con cui si è sempre rivolto ai fedeli. In diversi quartieri della città, compreso Secondigliano, si è levato un sentito cordoglio, espresso da parrocchie, comunità e rappresentanti istituzionali locali, che hanno voluto manifestare vicinanza e rispetto per la figura del Pontefice.
Monsignor Doriano Vincenzo De Luca, parroco dell’Immacolata a Capodichino, ha voluto condividere un pensiero a nome dell’intera comunità parrocchiale, sottolineando il valore dell’insegnamento di Papa Francesco e il segno lasciato nella vita ecclesiale e sociale di Napoli. Ha ricordato episodi significativi delle sue visite, come gli incontri con i più fragili e le parole rivolte ai giovani, agli emarginati, ai migranti, che hanno saputo trasmettere un messaggio di accoglienza e di rispetto, spesso al centro del suo magistero. L’impronta di un pontificato vicino alle esigenze reali della gente è stata avvertita con particolare intensità in una città come Napoli, abituata ad accogliere con calore chi si fa prossimo con sincerità.
Nel corso degli anni, Papa Francesco ha affrontato molti temi delicati e attuali, parlando spesso della necessità di contrastare l’esclusione sociale, la povertà, la guerra e l’indifferenza. Il suo linguaggio, semplice e accessibile, è riuscito a raggiungere pubblici diversi, dando voce a chi spesso rimane inascoltato. Ha incoraggiato una Chiesa più aperta, meno autoreferenziale, più attenta ai problemi del presente e più coinvolta nelle dinamiche della società contemporanea. In contesti segnati da difficoltà economiche e sociali, come alcuni quartieri di Napoli, questo approccio ha trovato riscontro e apprezzamento.
Un breve ma intenso messaggio pubblicato dalla Parrocchia dei Santi Cosma e Damiano di Secondigliano ha espresso così il dolore del momento: “È tornato alla casa del Padre il Santo Padre. Preghiamo insieme”. Parole semplici che hanno saputo raccogliere il sentimento comune di tristezza e di riflessione. Anche l’Amministrazione della VII Municipalità, attraverso il Presidente Antonio Troiano, ha condiviso un comunicato ufficiale per ricordare il ruolo di Papa Francesco come guida morale e punto di riferimento per valori condivisi come la fraternità, la solidarietà e la pace. È stata evidenziata l’attenzione del Papa per chi vive ai margini, il suo impegno per il dialogo tra i popoli e per una Chiesa capace di costruire ponti e non barriere.
La Parrocchia di Sant’Antonio di Padova, anch’essa a Secondigliano, si è unita alla preghiera della Chiesa universale, sottolineando il dispiacere per la perdita e la gratitudine per il cammino compiuto dal Santo Padre in questi anni. In tanti luoghi di culto della città si stanno organizzando momenti di raccoglimento e celebrazioni per accompagnare spiritualmente questo passaggio. Anche nelle case, nelle scuole, nelle comunità religiose e civili, si avverte un senso di silenziosa riconoscenza per un Papa che ha cercato di riportare al centro l’essenzialità del messaggio cristiano, ponendo attenzione al quotidiano, ai bisogni reali delle persone, ai segni del tempo.
A Secondigliano, come in molte altre zone della città, si prega e si riflette sul significato di questa perdita. Le parrocchie si preparano a commemorare Papa Francesco nelle liturgie dei prossimi giorni, invitando i fedeli a un momento di unità e di memoria condivisa. Sarà anche un’occasione per riprendere i temi che hanno contraddistinto il suo pontificato, dal rispetto per la dignità umana alla necessità di uno sguardo più attento verso l’altro. È un modo per continuare un cammino che, pur non essendo più guidato dalla sua presenza fisica, resta ispirato da una testimonianza chiara e riconoscibile.
Papa Francesco ha rappresentato per molti un esempio di coerenza e di servizio, un pastore che ha cercato di rendere il messaggio evangelico comprensibile, concreto, vicino alla vita di tutti i giorni. I suoi gesti, le sue parole e le sue scelte hanno lasciato un’eredità che ora sarà affidata alla memoria collettiva e all’impegno di chi vorrà portarla avanti. La comunità di Secondigliano, con la sua fede semplice e radicata, continuerà a custodire il ricordo del Papa che ha scelto la misericordia come chiave della sua missione, consapevole che il suo insegnamento potrà ancora orientare pensieri, scelte e relazioni nel tempo.
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