È stata presentata oggi, lunedì 28 aprile, al Consiglio comunale di Napoli una proposta destinata a segnare un momento importante per la città partenopea: intitolare una piazza a Papa Francesco. L'iniziativa è stata annunciata dal consigliere comunale Gennaro Demetrio Paipais, che ha ricordato con emozione il suo incontro personale con il Santo Padre durante un'udienza privata a Roma. "Mi disse – ricorda Paipais – ‘amo Napoli, il calore delle sue persone. E la pizza’". Un ricordo che racconta non solo l'affetto del Papa per Napoli, ma anche il forte legame umano che si è instaurato nel corso degli anni con la comunità napoletana.
La proposta di intitolazione è stata accolta con entusiasmo da diversi consiglieri comunali, tanto che qualcuno ha suggerito che sarà "un plebiscito" al momento della votazione ufficiale. Il luogo scelto per onorare Papa Francesco è lo slargo situato davanti alla Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte, un sito simbolico che rappresenta spiritualità, tradizione e storia della città. Secondo quanto spiegato da Paipais, con il gruppo Manfredi si è pensato di avanzare questa proposta dopo aver consultato informalmente i diversi gruppi consiliari. La discussione ufficiale avverrà in Consiglio, ma la proposta ha già ricevuto una preliminare condivisione da parte di molti esponenti politici, segnale che lascia ben sperare per una rapida approvazione.
Il rapporto tra Papa Francesco e la città di Napoli è stato descritto come profondo e ricco di significati. Non si tratta soltanto di una questione di stima personale, ma di una serie di gesti concreti che hanno segnato la memoria collettiva della città. Durante il suo pontificato, Papa Francesco ha visitato Napoli in diverse occasioni, recandosi nei luoghi simbolo della speranza e del riscatto sociale come Scampia, il Duomo e Posillipo. In ognuno di questi incontri, il Papa ha lanciato messaggi potenti di speranza e di amore per gli ultimi, rinnovando nei napoletani il senso di appartenenza e di solidarietà. Le sue visite non sono state eventi istituzionali, ma momenti di autentica comunione con il popolo, che hanno lasciato un'impronta indelebile nelle coscienze di tanti cittadini.
Proprio per questo motivo, secondo Paipais, è giusto prevedere una deroga alla norma che richiede il decorso di dieci anni dalla morte di una personalità per intitolargli un luogo pubblico. In questo caso, il significato della proposta va oltre il regolamento: rappresenta il riconoscimento di un legame vivo, presente, che ha arricchito la città in termini di valori e di umanità. Il consigliere ha ricordato anche come il cardinale Mimmo Battaglia, nella sua lettera pastorale, abbia descritto Napoli come un "laboratorio di umanità" ispirato proprio ai principi incarnati da Papa Francesco. Parole che rafforzano ulteriormente il senso profondo di questa scelta.
La possibilità di dedicare una piazza a Papa Francesco si carica dunque di un valore simbolico e culturale che supera ogni formalità. In un tempo in cui le città rischiano di perdere il contatto con la loro anima più autentica, intitolare uno spazio urbano al Pontefice significa mantenere viva una memoria collettiva che richiama alla solidarietà, alla fraternità e all'impegno per gli ultimi. È una scelta che Napoli compie non solo per celebrare un grande leader spirituale, ma anche per affermare una visione della città stessa come comunità solidale, aperta, capace di accogliere e di sperare.
Il percorso per l’intitolazione ufficiale richiederà ora i necessari passaggi formali, ma il clima di entusiasmo che circonda la proposta lascia prevedere una rapida approvazione. La piazza antistante la Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte potrebbe presto diventare un luogo non solo di culto religioso, ma anche di memoria civica, dove cittadini e visitatori potranno ricordare il messaggio di Papa Francesco e trarre ispirazione per il futuro.
Con questa iniziativa, Napoli si conferma ancora una volta città di cuore e di fede, capace di riconoscere i suoi legami più profondi e di tradurli in gesti concreti che restano nel tempo. La proposta di intitolare una piazza a Papa Francesco non è soltanto un atto di omaggio, ma anche un invito rivolto a tutti a costruire una società più giusta, solidale e umana, in linea con gli insegnamenti di un Papa che ha saputo parlare al cuore della gente, anche al cuore pulsante di Napoli.