Una giornata significativa per il quartiere di Secondigliano quella di ieri, dove il Santuario dell’Addolorata è stato ufficialmente proclamato Chiesa Giubilare. Un evento che ha raccolto la partecipazione di numerosi fedeli e che si inserisce in una cornice di iniziative legate alla Domenica della Divina Misericordia. La cerimonia di apertura della Porta Santa, momento centrale della celebrazione, ha dato il via a un periodo di particolare importanza religiosa, che si protrarrà fino al 28 dicembre.
La designazione del Santuario come Chiesa Giubilare consente ai fedeli di ottenere l’indulgenza plenaria attraverso il pellegrinaggio e l’adempimento di alcune pratiche spirituali. Un’opportunità che, secondo gli organizzatori, potrà favorire una maggiore partecipazione locale senza la necessità di lunghi spostamenti verso le basiliche principali. Il Santuario dell’Addolorata, punto di riferimento storico per la comunità secondiglianese, si appresta così a vivere mesi intensi dal punto di vista spirituale e organizzativo.
La celebrazione eucaristica, presieduta da padre Sebastian Dias, Superiore Generale dei Missionari dei Sacri Cuori, ha visto una buona partecipazione di fedeli, molti dei quali residenti storici del quartiere. La funzione è stata preceduta da una breve processione che ha condotto i partecipanti fino alla Porta Santa. L’apertura ufficiale è avvenuta in un clima di raccoglimento, sottolineato anche dal suono delle campane del Santuario. Nel suo intervento, padre Dias ha ricordato la figura di San Gaetano Errico, fondatore della Congregazione dei Missionari dei Sacri Cuori, sottolineandone l’impegno nella diffusione del sacramento della riconciliazione e dell’opera di misericordia.
Nell’omelia, il celebrante ha anche rivolto un pensiero a Papa Francesco, ringraziandolo per l’attenzione costante ai temi della pace e della giustizia sociale. In un contesto internazionale segnato da tensioni e conflitti, l’invocazione alla pace ha trovato spazio tra le intenzioni di preghiera della giornata. La comunità di Secondigliano si è così idealmente unita alle numerose parrocchie e santuari nel mondo che, in questa domenica particolare, hanno celebrato il valore della misericordia divina.
Durante la cerimonia è stato anche rivolto un ringraziamento ufficiale a padre Toscano, che negli ultimi mesi si è impegnato nel lungo iter per il riconoscimento del Santuario come Chiesa Giubilare. Il risultato, frutto di lavoro pastorale e coordinamento con le autorità ecclesiastiche competenti, ha restituito al quartiere una nuova occasione per rafforzare il senso di appartenenza comunitaria attraverso il culto e la preghiera.
Nei prossimi mesi, il Santuario ospiterà una serie di eventi e celebrazioni dedicate al cammino giubilare. Sono previste giornate di confessione, momenti di adorazione eucaristica, incontri di catechesi e pellegrinaggi organizzati. L’accesso alla Porta Santa sarà regolato per permettere a tutti di partecipare in modo ordinato e sicuro, con particolare attenzione alle persone anziane e ai gruppi provenienti dalle parrocchie limitrofe.
La proclamazione a Chiesa Giubilare conferisce a Secondigliano una rilevanza particolare nel panorama delle iniziative religiose cittadine. In una realtà complessa come quella dell’area nord di Napoli, spesso raccontata per episodi di cronaca, il riconoscimento offre un’occasione diversa per accendere i riflettori su aspetti di valore sociale e spirituale del territorio.
L’iniziativa si inserisce anche in una strategia più ampia di rilancio della vita religiosa nei quartieri periferici, dove la presenza di realtà come quella del Santuario dell’Addolorata rappresenta un presidio non solo di fede, ma anche di sostegno alle famiglie, ai giovani e agli anziani. L’impegno pastorale dei Missionari dei Sacri Cuori, con particolare attenzione ai bisogni concreti delle persone, si conferma dunque un elemento di continuità tra la tradizione e il presente.
Secondigliano si appresta così a vivere mesi di fermento spirituale, con l'auspicio che il cammino giubilare possa tradursi in una rinnovata vitalità anche sul piano sociale. L'apertura della Porta Santa è stata il primo passo di un percorso che, nelle intenzioni dei promotori, non si limiterà a un'esperienza straordinaria, ma lascerà un'impronta duratura nella comunità.
Il programma dettagliato degli eventi sarà reso noto nei prossimi giorni attraverso canali ufficiali e le bacheche parrocchiali. Intanto il Santuario si prepara ad accogliere i pellegrini, con un’organizzazione che punta a coniugare il rispetto delle tradizioni locali con le esigenze logistiche di un flusso di fedeli che si prevede crescente man mano che ci si avvicinerà alla fine dell’anno giubilare.
In un momento in cui molte comunità cercano nuove motivazioni e spazi di aggregazione positivi, l’esperienza del Santuario dell’Addolorata di Secondigliano si presenta come una proposta concreta, radicata nella storia e rivolta al futuro. Con l’apertura della Porta Santa, si apre simbolicamente anche una nuova stagione per la vita religiosa e sociale del quartiere, che guarda con rinnovata speranza ai mesi a venire.