In occasione dell’80° anniversario della Liberazione d’Italia, anche Napoli si unisce al resto del Paese per celebrare con grande intensità e partecipazione una delle pagine più significative della storia nazionale. Il 25 aprile 1945 rappresenta infatti il giorno della definitiva liberazione dell’Italia dal giogo nazi-fascista, grazie al sacrificio di migliaia di partigiani e partigiane che con coraggio e determinazione si opposero all’occupazione tedesca e al regime fascista. Napoli, che già nel 1943 aveva scritto una pagina gloriosa con le Quattro Giornate, si conferma ancora una volta una città profondamente legata alla memoria della Resistenza. E proprio per questo, per l’edizione 2025 della Festa della Liberazione, la città ha organizzato una fitta rete di appuntamenti istituzionali, culturali e popolari, capaci di coinvolgere cittadini di ogni età.

Le celebrazioni avranno inizio sin dalle prime ore del mattino. Alle ore 9.00 largo Enrico Berlinguer, a pochi passi da via Toledo, sarà il primo cuore pulsante delle commemorazioni. Qui si terrà un evento promosso dalle principali organizzazioni sindacali – CGIL, CISL e UIL – che vedrà protagonisti lavoratori, studenti e cittadini comuni nella lettura collettiva degli articoli fondamentali della Costituzione italiana. Un momento altamente simbolico, che intende ribadire la forza dei valori costituzionali nati dalla lotta partigiana, e oggi più che mai da difendere e attualizzare. L’incontro sarà arricchito dalla presenza di attori, esponenti del mondo della cultura e rappresentanti istituzionali che daranno voce ai principi fondanti della Repubblica: democrazia, uguaglianza, libertà, solidarietà.
Le iniziative proseguiranno poi alle ore 10.00 con una cerimonia ufficiale al Mausoleo di Posillipo, alla presenza del Prefetto Michele di Bari, del Sindaco Gaetano Manfredi, delle autorità civili e militari, nonché delle associazioni combattentistiche e d’arma. Questo luogo simbolico della memoria partenopea ospiterà la deposizione di una corona d’alloro in onore dei caduti della Resistenza, in un momento di raccoglimento e riflessione che si rinnova ogni anno con immutata solennità. A seguire, verso le 11.00, ci si sposterà in Piazza Salvo D’Acquisto, dove si renderà omaggio alla figura del giovane carabiniere medaglia d’oro al valor militare, sacrificatosi per salvare la vita di altri cittadini durante l’occupazione nazista. Anche qui sarà deposta una corona floreale ai piedi del monumento a lui dedicato, in un gesto che unisce memoria e riconoscenza.
Ma il cuore delle celebrazioni non si esaurisce con gli appuntamenti istituzionali. Napoli sarà attraversata da un vero e proprio fiume di iniziative civiche e culturali che coinvolgeranno l’intera cittadinanza. Alle ore 10.00, da Piazza Garibaldi, partirà un corteo popolare che attraverserà il centro storico cittadino. Lungo il percorso, animato da bandiere, cori, striscioni e tanta partecipazione, ci sarà una tappa significativa al Maschio Angioino, dove verranno letti alcuni brani emblematici della Resistenza meridionale. L’evento sarà anche occasione per riflettere sull’attualità dell’antifascismo, con interventi di storici, militanti dell’ANPI e rappresentanti del mondo accademico.
Il Maschio Angioino sarà anche teatro di una performance culturale in cui verranno interpretati testi di autori legati alla Resistenza e alla lotta per la libertà. Intanto, le strade e i vicoli del centro si animeranno grazie all’iniziativa dei collettivi studenteschi e dei movimenti giovanili che proporranno musica dal vivo, laboratori, letture e dibattiti aperti al pubblico. Si prevede una vera e propria festa popolare, in cui memoria e partecipazione si fonderanno in un’unica grande celebrazione collettiva.
Da non perdere anche la presentazione del numero speciale de La provincia di Napoli – Le Quattro giornate di Napoli 28 settembre – 1° ottobre 1943, che si terrà il 29 aprile alle 16:30 presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici in via Monte di Dio. Curato da Silvio De Majo e Guido D’Agostino, il volume ripercorre gli eventi epocali del 1943 attraverso dieci chiavi di lettura e approfondisce le biografie degli antifascisti napoletani più noti. Un lavoro editoriale importante, che si inserisce nel solco delle tre grandi rivoluzioni napoletane: quella del 1799, quella del 1848 e, appunto, quella del settembre ’43.
Anche l’arte e la cultura si uniscono al ricordo. Grazie a un’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura, numerosi musei e siti archeologici di Napoli saranno aperti gratuitamente il 25 aprile. Sarà possibile visitare senza costi il Museo Archeologico Nazionale, il Museo della Ceramica Duca di Martina in Villa Floridiana, il Museo Pignatelli, il Palazzo Reale, la Certosa e Museo di San Martino, il Museo e Real Bosco di Capodimonte, e ancora il Parco Archeologico dei Campi Flegrei. Un’occasione preziosa per coniugare la celebrazione della memoria storica con la scoperta – o riscoperta – del patrimonio culturale della città.
Il 25 aprile 2025 si presenta quindi come una data cruciale per Napoli, in cui la memoria storica diventa motore di partecipazione civile e culturale. Un giorno in cui il passato viene onorato con il linguaggio del presente, con lo sguardo rivolto al futuro. Le tante voci che si leveranno nelle piazze, nei musei, nei teatri e nelle scuole saranno il simbolo di una città che non dimentica e che, anzi, continua a rinnovare il proprio impegno a favore della democrazia, della giustizia sociale, dell’uguaglianza e della pace. Perché ogni 25 aprile non è solo una commemorazione, ma un atto di scelta quotidiana: quella di restare umani, liberi e antifascisti.