Una nuova scossa di terremoto ha colpito l’area dei Campi Flegrei oggi, alle ore 13.33, facendo tremare Napoli e i comuni limitrofi. Il sisma, secondo le prime rilevazioni dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), ha avuto una magnitudo di 3.9 con una profondità stimata di 3 chilometri. Si tratta di un evento che rientra nella crisi bradisismica in atto da tempo, una sequenza di movimenti tellurici che sta creando crescente preoccupazione tra la popolazione residente.
Il terremoto è stato avvertito in maniera distinta non solo nei comuni dell’area flegrea, ma anche in diverse zone di Napoli. In particolare, segnalazioni sono giunte da Bagnoli, Fuorigrotta, Pianura, Soccavo e fino ai quartieri collinari come Vomero e Arenella. Sui social network si sono moltiplicate le testimonianze di cittadini che hanno descritto il boato e il tremore, alcuni riferendo anche di oggetti caduti in casa. Fortunatamente, al momento non si registrano danni significativi a edifici o infrastrutture, ma la paura continua a serpeggiare tra gli abitanti.
Questa nuova scossa arriva dopo una settimana particolarmente intensa dal punto di vista sismico. Giovedì 13 marzo, all’1.25 di notte, un forte terremoto di magnitudo 4.4 ha svegliato di soprassalto migliaia di persone, causando danni ad alcuni edifici, crepe nei muri e crolli parziali in strutture già compromesse dal bradisismo. Ieri, alle 19.44, un altro evento tellurico di magnitudo 3.5 ha aumentato il livello di allerta, confermando che il fenomeno è in continua evoluzione.
L’area dei Campi Flegrei è da sempre soggetta al fenomeno del bradisismo, un lento sollevamento e abbassamento del suolo causato dall’attività vulcanica sotterranea. Questo movimento può generare scosse sismiche di diversa intensità, come sta accadendo negli ultimi mesi. Gli esperti dell’INGV monitorano costantemente la situazione, cercando di comprendere l’evoluzione del fenomeno e di prevedere eventuali sviluppi futuri. Tuttavia, prevedere i terremoti con precisione resta impossibile, il che rende la situazione ancora più difficile per la popolazione.
La Protezione Civile ha invitato i cittadini a mantenere la calma e a seguire le norme di sicurezza in caso di nuove scosse. Tra le raccomandazioni principali vi è quella di individuare punti sicuri all’interno delle abitazioni, allontanarsi da mobili pesanti e finestre in caso di tremori e avere sempre pronto un kit di emergenza con torce, radio, acqua e medicinali essenziali. Inoltre, le scuole e gli uffici pubblici della zona sono in costante contatto con le autorità per eventuali misure di prevenzione e gestione dell’emergenza.
Il fenomeno del bradisismo, che ha caratterizzato la storia geologica dei Campi Flegrei per secoli, ha già causato in passato episodi di sollevamento del suolo tali da modificare il paesaggio urbano. Negli anni ’70 e ’80, una crisi bradisismica molto intensa portò all’evacuazione di migliaia di persone e al danneggiamento di numerosi edifici. Oggi, il fenomeno sembra ripetersi con caratteristiche simili, sebbene i sistemi di monitoraggio siano molto più avanzati rispetto al passato.
Nel frattempo, le istituzioni locali stanno cercando di rassicurare i cittadini, garantendo che i piani di emergenza sono stati aggiornati per affrontare eventuali scenari critici. Il sindaco di Napoli ha dichiarato che la situazione è sotto controllo e che tutte le strutture di protezione civile sono operative per intervenire in caso di necessità. Tuttavia, la popolazione continua a essere in stato di allerta, temendo che le scosse possano aumentare di intensità nei prossimi giorni.
Gli esperti ricordano che, sebbene il bradisismo non implichi necessariamente un’eruzione vulcanica imminente, l’area dei Campi Flegrei è un supervulcano attivo e va monitorata con estrema attenzione. La possibilità di un’eruzione è un’eventualità remota, ma non impossibile, e per questo motivo l’INGV continua a raccogliere dati sui movimenti del suolo, sulla temperatura delle fumarole e sulle emissioni di gas. Qualsiasi variazione significativa potrebbe indicare un cambiamento nello stato del sistema vulcanico, motivo per cui la sorveglianza è costante.
In conclusione, la scossa di oggi si inserisce in un quadro di attività sismica e bradisismica in crescita, che sta mettendo alla prova la resistenza psicologica e materiale della popolazione. L’attenzione resta alta e le autorità continuano a monitorare la situazione, mentre i cittadini si interrogano su cosa riservi il futuro per una delle aree vulcaniche più complesse e studiate al mondo.