Da oltre un mese, le operazioni di bonifica lungo la Circumvallazione Esterna, nei pressi del campo rom tra Secondigliano e Arzano, procedono a ritmo serrato grazie all’impegno di Asia e di ditte specializzate. Il tratto del cosiddetto “doppio senso”, da anni in condizioni di degrado assoluto, ha finalmente visto la rimozione di una quantità impressionante di rifiuti e rottami. Cumuli di spazzatura, copertoni, paraurti, materiale di risulta e persino carcasse di auto bruciate avevano trasformato l’area in una discarica a cielo aperto, con i rifiuti che arrivavano a oltrepassare i guardrail e invadevano la carreggiata.
L’intervento di bonifica, fortemente richiesto da cittadini e comitati locali, ha riportato alla luce la reale entità del problema. L’ammasso di rifiuti, accumulatosi nel tempo a ridosso dell’insediamento, non è una novità per chi conosce la situazione della zona. Non è la prima volta, infatti, che vengono effettuate operazioni di pulizia straordinaria, eppure il problema si ripresenta puntualmente. Questo ciclo infinito di degrado e bonifica ha spinto il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, a recarsi sul posto per un sopralluogo e per verificare di persona l’andamento dei lavori.
Borrelli, che da anni denuncia la situazione drammatica legata agli sversamenti illeciti nei pressi dei campi nomadi e alle attività illecite spesso collegate a questi insediamenti, ha espresso il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dagli operatori impegnati nella pulizia. Tuttavia, ha anche sottolineato l’urgenza di trovare una soluzione definitiva, perché la sola bonifica non basta a risolvere il problema. Le sue dichiarazioni sono state molto chiare: “Gli addetti stanno svolgendo un lavoro immane. Pensiamo a cosa potesse esserci prima, visto che dopo un mese di lavoro ci sono ancora cumuli di rifiuti e rottami. È un grande dispendio di risorse e fondi, ma non è la prima volta che accade. Se nulla cambia, lo scempio si ripeterà come sempre. È inaccettabile pensare di intervenire ogni volta con operazioni straordinarie di bonifica senza eliminare la causa del problema.”
Secondo il deputato, l’unica soluzione possibile per evitare che l’area torni nel degrado in breve tempo è lo smantellamento definitivo dell’insediamento rom. A suo dire, la presenza di un campo nomadi in quell’area non solo genera un accumulo incontrollato di rifiuti, ma rappresenta anche un problema sociale e sanitario che non può essere ignorato. L’abusivismo e l’illegalità diffusa che caratterizzano il campo, uniti alle condizioni di vita precarie dei suoi abitanti, impongono un intervento risolutivo.
Borrelli ha posto l’accento anche sulla situazione dei minori presenti nell’insediamento, sottolineando come la loro condizione sia inaccettabile: “Pensate che sia giusto che dei bambini debbano vivere in posti simili? Non si può più tollerare che esistano luoghi del genere nel nostro territorio. Servono soluzioni concrete e definitive per ripristinare la legalità e garantire condizioni di vita dignitose per tutti.”
L’operazione di bonifica, quindi, pur rappresentando un passo importante, rischia di essere solo un palliativo temporaneo se non accompagnata da un intervento strutturale. Il problema dei campi rom abusivi e delle discariche illegali nella periferia di Napoli è una questione che si trascina da anni, senza che si sia mai arrivati a una soluzione duratura. Nonostante i ripetuti interventi delle autorità e le continue segnalazioni dei cittadini, il degrado persiste e si ripresenta ciclicamente.
La presenza di rifiuti e auto bruciate lungo le strade non è solo un problema estetico, ma anche di sicurezza e salute pubblica. L’amianto, le sostanze tossiche rilasciate dai rottami e dai materiali incendiati, l’inquinamento dell’aria e del suolo sono fattori che mettono a rischio la salute dei residenti e degli automobilisti che percorrono quotidianamente la Circumvallazione Esterna. Inoltre, la mancanza di un adeguato controllo del territorio favorisce il proliferare di attività illecite, come il traffico di rifiuti e lo smaltimento abusivo di materiali altamente inquinanti.
Gli abitanti di Secondigliano e delle zone limitrofe chiedono ormai da anni un’azione concreta che possa mettere fine a questa situazione una volta per tutte. La bonifica in corso dimostra che, quando si vuole, si può intervenire in maniera efficace, ma il timore diffuso è che senza un piano di controllo e prevenzione adeguato tutto tornerà come prima nel giro di pochi mesi. Per questo, la richiesta più pressante che arriva dai cittadini è quella di uno sgombero definitivo dell’insediamento e di un monitoraggio costante dell’area per impedire nuovi sversamenti illeciti.
Al momento, le operazioni di pulizia stanno procedendo verso il completamento, ma il dibattito su cosa accadrà dopo è più acceso che mai. Senza un intervento strutturale e un progetto a lungo termine per la riqualificazione della zona, il rischio è che tra qualche mese la situazione torni esattamente come prima, vanificando il lavoro svolto finora. Il sopralluogo di Borrelli e le sue dichiarazioni hanno riacceso l’attenzione su un problema che Secondigliano conosce bene e che necessita di una soluzione definitiva.
Resta ora da vedere se le istituzioni locali e le autorità competenti decideranno di ascoltare l’appello del deputato e dei cittadini, o se ancora una volta si limiteranno a un’azione tampone destinata a perdere efficacia nel tempo.
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