Il Rione Berlingieri è una delle aree più popolose dell'area nord di Napoli, un quartiere che vive una condizione di forte criticità, tra degrado urbano e problemi di sicurezza sempre più evidenti. Una delle emergenze più gravi riguarda il Viale delle Dolomiti, una strada che nei fine settimana si trasforma in una vera e propria pista clandestina per giovani spericolati che sfrecciano ad alta velocità su auto e motorini, spesso senza casco e senza rispettare le più basilari norme del codice della strada. La situazione è fuori controllo e i residenti sono ormai esasperati da quello che è diventato un fenomeno pericoloso e inaccettabile.
La mancanza di controlli adeguati da parte delle forze dell’ordine ha reso il Viale delle Dolomiti un luogo dove il caos regna sovrano. Decine di ragazzi si sfidano a tutta velocità, effettuano manovre spericolate, fanno inversioni di marcia senza segnalare, si fermano al centro della carreggiata per chiacchierare, bloccando il traffico e mettendo in pericolo sia se stessi che gli altri automobilisti. L’incoscienza di chi partecipa a queste corse improvvisate e l’indifferenza di chi dovrebbe vigilare stanno creando una situazione che potrebbe presto sfociare in tragedia. Il rischio di incidenti mortali è altissimo e gli abitanti del Rione Berlingieri non vogliono più aspettare che sia troppo tardi prima di vedere un intervento concreto.
Non si tratta solo di un problema di viabilità, ma di una vera emergenza sociale e di sicurezza pubblica. Molti dei giovani che partecipano a queste corse non hanno nemmeno la patente, guidano mezzi senza assicurazione e senza rispettare alcuna regola, trasformando il quartiere in una zona franca dove tutto è concesso. Le famiglie che vivono in questa parte di Secondigliano temono per i propri figli, per gli anziani che attraversano la strada, per i residenti che ogni giorno rischiano di essere coinvolti in incidenti causati da chi scambia il Viale delle Dolomiti per un circuito da gara.
A preoccupare ancora di più è la totale assenza di controlli da parte delle forze dell’ordine. Molti residenti denunciano che raramente si vedono pattuglie in zona e quando gli agenti sono presenti, sembrano più interessati a questioni futili piuttosto che a far rispettare le regole. Alcuni testimoni riferiscono che invece di fermare chi mette in pericolo la vita altrui, ci sono agenti che preferiscono flirtare con le ragazze nei locali della zona, ignorando completamente il disastro che si consuma ogni sera sulle strade del quartiere. Un atteggiamento inaccettabile che contribuisce ad alimentare il senso di abbandono e impotenza tra i cittadini, ormai stanchi di vivere in un’area lasciata alla mercé di incivili e irresponsabili.
Il degrado del Viale delle Dolomiti e del Rione Berlingieri non è un problema nato oggi. Da anni il quartiere soffre una progressiva marginalizzazione, con pochi investimenti per migliorare la qualità della vita e pochissime iniziative per arginare il fenomeno della microcriminalità. L’assenza di spazi sicuri per i giovani, la mancanza di strutture sportive adeguate e la scarsa illuminazione notturna contribuiscono a rendere il quartiere un terreno fertile per comportamenti devianti. Se a questo si aggiunge l’inefficacia dei controlli e la scarsa presenza delle istituzioni, il risultato è un rione abbandonato a se stesso, dove il rispetto delle regole è solo un concetto teorico.
Eppure, il Rione Berlingieri ha un potenziale enorme e meriterebbe di essere al centro di un serio piano di riqualificazione. Le istituzioni, dal Comune alla Prefettura, devono prendere coscienza dell’emergenza in corso e intervenire in modo deciso per restituire dignità al quartiere. Servono più controlli, più presenza delle forze dell’ordine, ma soprattutto servono investimenti concreti per creare alternative sane per i giovani del posto. Se i ragazzi trovano nel Viale delle Dolomiti l’unico sfogo possibile per la loro energia, è perché non ci sono abbastanza strutture dove possano impiegare il loro tempo in modo produttivo e sicuro.
Un modello da seguire potrebbe essere quello adottato a Caivano, dove il commissariato straordinario ha avviato un processo di trasformazione radicale del quartiere con la creazione di nuovi spazi pubblici, la riqualificazione degli edifici e un rafforzamento delle misure di sicurezza. Il "modello Caivano" potrebbe essere applicato anche a Secondigliano e al Rione Berlingieri, con un piano di interventi mirato che preveda la creazione di nuovi impianti sportivi, il potenziamento del trasporto pubblico, l’illuminazione delle strade e una maggiore presenza delle forze dell’ordine.
Un aspetto fondamentale per migliorare la sicurezza nel quartiere è l’installazione di telecamere di sorveglianza lungo il Viale delle Dolomiti e nelle altre zone critiche del Rione Berlingieri. La videosorveglianza potrebbe essere un deterrente efficace contro le corse clandestine e gli atti di vandalismo che ogni giorno si verificano in questa parte della città. Inoltre, l’inasprimento delle sanzioni per chi viene sorpreso a guidare senza patente o a mettere in pericolo la sicurezza pubblica potrebbe contribuire a ridurre il fenomeno, dando un segnale chiaro che l’illegalità non è più tollerata.
Non si può più accettare che i cittadini del Rione Berlingieri siano costretti a vivere nella paura e nell’incertezza. La sicurezza deve tornare a essere una priorità per le istituzioni e per le forze dell’ordine, che devono dimostrare di essere dalla parte dei residenti onesti, intervenendo in modo deciso contro chi mette a rischio la vita degli altri con comportamenti irresponsabili.
È il momento di alzare la voce e chiedere un intervento immediato. I residenti del Rione Berlingieri non vogliono più sentirsi cittadini di serie B, abbandonati e ignorati dalle istituzioni. La richiesta è chiara: più sicurezza, più controlli e una riqualificazione concreta del quartiere. Solo così sarà possibile restituire dignità a una zona che merita di essere valorizzata e protetta.
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