Lunedì sera, intorno alle 23.30, in via Ponti Rossi a Napoli, un autobus dell'ANM è stato vittima di un preoccupante episodio di vandalismo. Mentre il mezzo rientrava presso il deposito Carlo III, è stato colpito da un lancio di sassi. Uno di questi ha frantumato il vetro tra la porta posteriore e quella centrale, mettendo in pericolo la sicurezza del conducente e, potenzialmente, dei passeggeri, se ce ne fossero stati a bordo. Per fortuna, al momento dell'incidente, l'autobus era vuoto, tranne per il conducente, il quale ha evitato gravi conseguenze fisiche. Tuttavia, l'impatto del sasso avrebbe potuto causare gravi ferite, considerata la sua dimensione.
Foto di repertorio |
Il conducente ha immediatamente segnalato l'accaduto alla centrale operativa dell'ANM, per poi dirigersi verso un comando dei carabinieri, dove ha sporto denuncia contro ignoti. Questo episodio è solo l'ultimo di una serie di attacchi che ormai da tempo stanno colpendo i mezzi pubblici e il personale che vi lavora, sollevando questioni urgenti sulla sicurezza nel trasporto pubblico.
Marco Sansone, rappresentante del Coordinamento Regionale USB Lavoro Privato, ha commentato con indignazione l'accaduto, sottolineando come il "tavolo permanente con le Prefetture", istituito per garantire la sicurezza del personale front line del trasporto pubblico locale campano, sia stato di recente interrotto. Sansone ha criticato l'immobilismo delle istituzioni, che sembrano attivarsi solo in seguito a episodi eclatanti, ma non riescono a intervenire preventivamente in una situazione ormai insostenibile.
Il sindacalista ha inoltre espresso preoccupazione per il crescente abbandono della professione da parte dei giovani autisti. Secondo Sansone, oltre a essere sottopagati, questi lavoratori si trovano a dover gestire carichi di lavoro sempre più gravosi, mentre la loro sicurezza è gravemente compromessa. Questo non solo ha un impatto diretto sulla qualità del servizio, che continua a peggiorare, ma evidenzia anche l'assenza di un'adeguata protezione da parte delle aziende e delle istituzioni locali e nazionali.
L'ANM, l'azienda responsabile del trasporto pubblico napoletano, non è nuova a episodi di questo tipo. Gli atti vandalici e le aggressioni al personale sono ormai diventati una costante, con un grave impatto sulla percezione di sicurezza non solo dei lavoratori, ma anche degli utenti che utilizzano i mezzi pubblici. Nonostante ciò, le aziende del trasporto pubblico raramente si costituiscono parte civile nelle cause legali, lasciando i lavoratori spesso soli a difendersi.
Il problema, come evidenziato da Sansone, non è limitato solo agli atti di violenza fisica, ma riguarda anche l'assenza di un'adeguata vigilanza e di misure preventive. Il mancato intervento delle istituzioni, unite a un'insufficiente presenza di personale addetto alla sicurezza, rende il lavoro di autista sempre più pericoloso e poco attrattivo, soprattutto per i giovani che si avvicinano a questa professione.
Sansone ha concluso il suo intervento con un appello alla Prefettura di Napoli, esortando le autorità a riprendere il dialogo con le aziende del trasporto pubblico locale e le Organizzazioni Sindacali per sviluppare un protocollo d'intesa che preveda un aumento del personale addetto alla sicurezza, maggiori controlli e una più severa applicazione delle pene per chi compie atti di violenza contro i lavoratori del settore.
Questo nuovo episodio di vandalismo, avvenuto in una delle zone periferiche di Napoli, mette in luce una questione di sicurezza pubblica che richiede interventi immediati e concreti. Non si può attendere che si verifichi un evento tragico per accendere i riflettori su un problema che, giorno dopo giorno, diventa sempre più grave.
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