L'ennesima caduta di un albero a Napoli solleva nuovi interrogativi e accende il dibattito sulla manutenzione del verde pubblico in città. Questa volta è toccato a un’acacia, abbattutasi nel pomeriggio in viale Michelangelo, nel quartiere Vomero, colpendo alcune auto in sosta. Fortunatamente, nessuno si è fatto male, ma la scena si ripete con inquietante frequenza in una città già segnata da eventi simili nelle ultime settimane. Solo pochi giorni prima, in via Bernini, nello stesso quartiere, un Celtis Australia si era rovesciato sull’intera carreggiata, sfiorando pericolosamente tre passanti. Quasi contemporaneamente, altri due alberi sono caduti in diverse zone della città: uno a Soccavo e l’altro all’Arenella.
Foto pubblicata da IlRoma.net |
L’episodio di oggi ha riacceso la discussione sulla gestione del verde pubblico, con voci critiche che si levano da diverse parti della società civile. L’avvocato Angelo Pisani, rappresentante dell’associazione Noi Consumatori, esprime perplessità sulle cause di questi crolli ripetuti: "Perché a Napoli cadono così tanti alberi? È una domanda che tutti dovrebbero porsi", afferma con preoccupazione. Pisani richiama l’attenzione sulla necessità di un monitoraggio costante dello stato degli alberi cittadini, che potrebbero non ricevere la cura adeguata da anni.
Sullo stesso tono critico si esprime Franco Di Mauro, della Rete sociale Nobox – diritto alla città, che attribuisce i continui crolli alla "pessima o nulla manutenzione del verde". Secondo Di Mauro, l’aumento di questi episodi è una chiara conseguenza del cambiamento climatico in atto, che porta a tempeste più frequenti e intense. La combinazione tra scarsa manutenzione e fenomeni atmosferici estremi sta provocando danni sempre più gravi, creando un pericolo costante per i cittadini.
Di Mauro sottolinea inoltre l’importanza di un’azione collettiva per affrontare il problema. La sua proposta è la costituzione di un “fronte unico Verde” a Napoli, che riunisca cittadini, comitati e associazioni già attive nella denuncia e tutela del verde pubblico. L’obiettivo è non solo quello di sensibilizzare la popolazione, ma anche di fare pressione sulle istituzioni affinché prendano misure concrete. A tal fine, nelle prossime settimane si terranno gli Stati Generali del Verde in città, un evento in cui verranno presentati punti chiari di confronto con il Comune e si chiederà il coinvolgimento dell’intera comunità cittadina.
La situazione critica non riguarda solo il quartiere Vomero. Napoli, infatti, è stata investita da una nuova ondata di maltempo, con piogge torrenziali che si sono abbattute sulla città nelle ultime ore. La protezione civile ha prorogato l’allerta meteo con criticità di livello giallo anche per la giornata di domani, segnalando il rischio di ulteriori disagi. In un contesto di emergenza climatica, la caduta degli alberi diventa solo uno dei tanti segnali di un sistema urbano che fatica a gestire le conseguenze di un ambiente sempre più instabile.
Mentre la città affronta queste difficoltà, resta aperta la questione della gestione del verde pubblico, che appare come un nodo irrisolto da troppo tempo. La cura degli alberi, la manutenzione regolare e il monitoraggio costante sono elementi fondamentali per evitare tragedie. Tuttavia, la mancanza di risorse o di una pianificazione adeguata sembra compromettere ogni sforzo in tal senso.
La speranza di molti cittadini è che dalle prossime iniziative di confronto possa emergere una soluzione strutturale, in grado di mettere fine a questi episodi prima che diventino fatali. L’allerta e la consapevolezza sono in crescita, ma solo con interventi concreti sarà possibile garantire una maggiore sicurezza per la popolazione e un rispetto più profondo per l’ambiente urbano.
In conclusione, l’ennesima caduta di un albero a Napoli deve essere vista come un campanello d’allarme che impone un’azione rapida e decisa. Le voci dei cittadini e delle associazioni, unite in un fronte comune, stanno chiedendo con forza un cambiamento che non può più essere rimandato. Napoli merita una gestione del verde pubblico all’altezza delle sue sfide attuali, per il bene della sicurezza di tutti e per un futuro più sostenibile.
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