Sciopero dei trasporti a Napoli: le modalità della protesta del 9 settembre

Lunedì 9 settembre, anche a Napoli, si terrà la seconda azione di sciopero delle organizzazioni sindacali FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, UGL FNA e FAISA CISAL, con una sospensione del servizio di trasporto pubblico per 8 ore, dalle 9:00 alle 17:00. Lo sciopero si inserisce nel contesto di una più ampia protesta dei lavoratori del settore dei trasporti, mirata a ottenere migliori condizioni di lavoro e salariali.

🚍 Linee di superficie: Per quanto riguarda tram, bus e filobus, le ultime partenze verranno effettuate 30 minuti prima dell’inizio dello sciopero, quindi entro le 8:30, e il servizio riprenderà circa 30 minuti dopo la conclusione, quindi attorno alle 17:30.

🚇 Metropolitana Linea 1: L'ultima corsa da Piscinola è prevista per le 09:12, mentre da Garibaldi partirà alle 09:07. Il servizio riprenderà alle 17:00 da Piscinola e alle 17:40 da Garibaldi.

🚇 Metropolitana Linea 6: L'ultima corsa partirà alle 09:08 da Mostra e alle 09:14 da Municipio.

🚠 Funicolari: Il servizio delle funicolari si fermerà dopo l’ultima corsa mattutina delle 09:20 e riprenderà con la prima corsa pomeridiana alle 17:00.

Lo sciopero sarà gestito nel rispetto delle fasce di garanzia per ridurre al minimo i disagi per i passeggeri, anche se è prevista una significativa interruzione dei servizi nel periodo indicato.

Le organizzazioni sindacali, che già in passato hanno aderito ad altre azioni di sciopero, chiedono un miglioramento nelle condizioni lavorative del personale di trasporto pubblico, con particolare attenzione ai turni di lavoro, alla sicurezza e ai contratti salariali.

I pendolari e i viaggiatori sono invitati a organizzarsi di conseguenza, prestando attenzione agli orari di servizio garantiti e valutando soluzioni di trasporto alternative. È possibile che vi siano ritardi o interruzioni improvvise anche al di fuori delle fasce previste, con un impatto significativo sul traffico cittadino.

In conclusione, l’adesione allo sciopero rappresenta un forte segnale di protesta da parte delle organizzazioni sindacali, che restano in attesa di un dialogo costruttivo con le istituzioni e le aziende per trovare una soluzione che soddisfi le esigenze di entrambe le parti.