Il Comune di Napoli ha compiuto un passo cruciale per la sicurezza dei cittadini con l'approvazione del nuovo Piano di allontanamento per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei. Questo piano dettagliato, che sarà discusso domani dalla Commissione Infrastrutture, Mobilità e Protezione Civile, rappresenta un'importante risposta alle potenziali emergenze legate al bradisismo e all'attività vulcanica nella zona. La pianificazione, che sarà sottoposta all'approvazione del consiglio comunale a inizio ottobre, stabilisce con precisione le modalità di evacuazione e le aree di accoglienza per la popolazione in caso di emergenza.
Il piano prevede l'allestimento di 114 aree di attesa sparse per tutta la città, tra cui piazze simbolo come Piazza del Plebiscito, Piazza Municipio e Piazza Garibaldi, ma anche luoghi meno centrali come il Polifunzionale di Soccavo e alcuni parchi cittadini. Queste aree saranno i punti di raccolta dove i cittadini potranno radunarsi in sicurezza prima di essere trasferiti verso le zone di ricovero.
Tra le aree destinate al ricovero temporaneo ci sono cinque grandi spazi: la Mostra d'Oltremare, l'Ippodromo di Agnano, il Polifunzionale di Scampia, il Palavesuvio e lo Stadio Collana. Questi luoghi sono stati scelti per la loro capacità di accogliere un gran numero di persone in situazioni di emergenza.
Per garantire una comunicazione efficace durante le operazioni di evacuazione, sono stati istituiti 9 punti d'informazione strategicamente collocati, tra cui le stazioni della linea 1 della metropolitana come Frullone, Chiaiano e Materdei, e l'aeroporto militare in Viale Maddalena. Inoltre, la città si è dotata di 19 aree di attesa specifiche per coloro che sceglieranno il trasporto assistito con autobus pubblici. Tra queste aree figurano la stazione della Circumvesuviana di Barra, il piazzale della stazione Campi Flegrei e diverse piazze storiche come Piazza Italia, Piazza Vittoria e Piazza Sannazaro.
Per il cosiddetto "allontanamento assistito", il piano prevede la creazione di 29 linee autobus dedicate, che collegheranno le aree più difficili da raggiungere con i punti di attesa principali. Queste linee sono state progettate in collaborazione con l'Azienda Napoletana Mobilità (ANM) per garantire un flusso regolare e sicuro dei cittadini verso le aree designate.
Uno degli aspetti più complessi del piano riguarda la gestione del traffico, soprattutto in relazione all'allontanamento autonomo, che coinvolgerà circa 200.000 veicoli su 300.000 residenti nella zona rossa di Napoli. Per evitare la congestione, è stato stabilito un vincolo regionale che limita a 600 veicoli all'ora l'accesso alle rampe della tangenziale. Questa limitazione ha reso necessario suddividere i flussi di traffico in modo omogeneo, con particolare attenzione ai rioni di Soccavo e Pianura, già inclusi in piani di evacuazione precedenti.
Nino Simeone, presidente della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Protezione Civile, ha sottolineato l'importanza di un allontanamento omogeneo e scandito ora per ora per minimizzare i rischi di congestione. "Abbiamo lavorato per garantire un flusso continuo e sicuro verso i varchi di accesso, con particolare attenzione ai punti critici come la tangenziale di Agnano e l'uscita Italia 90," ha dichiarato Simeone.
Negli ultimi mesi sono comparsi in vari punti della città cartelli verdi e blu che indicano le aree di attesa. Ciascun cartello è dotato di un QR code, che, se inquadrato, rimanda alla versione digitale del piano di evacuazione, consentendo ai cittadini di consultare tutte le informazioni necessarie. "La comunicazione è fondamentale," ha aggiunto Simeone, "Stiamo pianificando di distribuire brochure informative nelle scuole e dotare la città di pannelli elettronici che, in caso di emergenza, indicheranno con chiarezza le azioni da intraprendere."
Attualmente, la città di Napoli si trova in una situazione di allerta gialla, corrispondente al livello 2 su una scala di 4. Sebbene l'ultima scossa sismica sia stata significativa, il livello di allerta non richiede ancora l'evacuazione obbligatoria, ma il Comune è pronto ad agire in caso di peggioramento delle condizioni. Il piano, elaborato in stretta collaborazione con la Protezione Civile regionale e nazionale, rappresenta uno strumento fondamentale per la gestione delle emergenze vulcaniche e sismiche.
Il piano di evacuazione sarà discusso mercoledì prossimo in Consiglio Comunale per la sua approvazione definitiva. Nel frattempo, il Comune di Napoli continua a perfezionare la sua strategia per garantire la sicurezza dei cittadini, nella speranza di non dover mai mettere in atto tali misure, ma con la consapevolezza di essere preparati a qualsiasi evenienza.
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