Nel pomeriggio di oggi, Napoli è stata teatro di un agguato in pieno giorno, avvenuto nella zona centrale della Duchesca, tra piazza Garibaldi e corso Umberto I. La vittima, Luigi Procopio, 45 anni, già noto alle forze dell'ordine per piccoli precedenti penali, è stato ucciso da più colpi di pistola in vico VII Duchesca, sotto gli occhi di numerosi passanti.
Procopio, residente nella stessa area, era stato già vittima di un altro tentativo di omicidio nel 2022, quando venne colpito da diversi colpi di arma da fuoco mentre si trovava nei pressi di un'autolavaggio in via Foria. In quell'occasione, nonostante la violenza dell'assalto, era riuscito a salvarsi. Tuttavia, questa volta, non è stato altrettanto fortunato. I killer, giunti presumibilmente a bordo di uno scooter, lo hanno freddato con precisione, lasciandolo senza scampo.
La Polizia di Stato, immediatamente intervenuta sul posto dopo le segnalazioni di spari, ha avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell'omicidio e identificare i responsabili. Sul luogo del delitto sono giunti gli investigatori della Squadra Mobile, guidati dal dirigente Giovanni Leuci, che stanno lavorando per chiarire se si tratti di un regolamento di conti interno alla criminalità organizzata o di un'esecuzione legata a questioni personali.
Secondo le prime ricostruzioni, l’agguato è stato messo a segno con estrema rapidità. Luigi Procopio stava camminando lungo la stretta via quando i sicari, a bordo di uno scooter, si sono avvicinati e hanno aperto il fuoco. Nonostante l’area fosse frequentata da numerose persone al momento dell'omicidio, nessun passante è stato colpito. La folla, tuttavia, è rimasta atterrita e molti testimoni hanno assistito impotenti alla scena. Gli investigatori stanno ora esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in zona per ottenere ulteriori dettagli e risalire all’identità degli aggressori.
L'omicidio di Procopio riporta in primo piano la questione della sicurezza nel centro di Napoli, specialmente in aree come la Duchesca e piazza Garibaldi, che da anni rappresentano luoghi di forte tensione e degrado. Nonostante l'intensa presenza delle forze dell'ordine, episodi di violenza e criminalità organizzata continuano a manifestarsi con preoccupante frequenza, rendendo queste zone tra le più critiche della città.
La vittima, Luigi Procopio, non era estranea al mondo della criminalità. Sebbene non risultasse affiliato ai principali clan camorristici della zona, aveva accumulato precedenti per piccoli reati, il che rende più complessa la definizione di un possibile movente per l’agguato. Le forze dell'ordine non escludono al momento nessuna pista, ma stanno analizzando con particolare attenzione i legami di Procopio con altri pregiudicati locali, nel tentativo di individuare se l'omicidio possa essere il risultato di vecchi rancori o dispute in corso.
Negli ultimi anni, l’area di Duchesca è stata sotto l’influenza di due clan camorristici storicamente rivali, i Mazzarella e i Contini, che negli ultimi tempi avrebbero stipulato una tregua per evitare scontri e attirare l'attenzione delle autorità. Tuttavia, l’omicidio di Procopio potrebbe riaccendere vecchie tensioni o rappresentare un avvertimento per altre questioni criminali in sospeso.
Questo episodio di violenza in pieno giorno, in una zona densamente popolata e vicina a luoghi di interesse turistico e commerciale come piazza Garibaldi, solleva nuovamente preoccupazioni sulla sicurezza pubblica a Napoli. La zona, già problematica per la presenza di mercati abusivi e attività illecite, è spesso al centro di operazioni di polizia per contrastare i reati legati alla camorra e al traffico di droga.
La morte di Luigi Procopio rappresenta un triste ritorno alla violenza armata che troppo spesso caratterizza la vita di alcune aree della città. Episodi simili mettono in evidenza quanto sia ancora difficile spezzare il legame tra criminalità organizzata e la vita quotidiana di molte zone di Napoli, nonostante gli sforzi continui delle forze dell'ordine.
Le prossime ore saranno decisive per le indagini. Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze dai presenti e lavorando sulle immagini delle videocamere di sorveglianza, nel tentativo di ottenere elementi utili per identificare i killer e capire se l’omicidio sia legato a faide criminali locali o ad altri interessi in gioco. Intanto, la città si trova a fare i conti con un altro omicidio in pieno giorno, che lascia dietro di sé una scia di paura e insicurezza, rendendo ancora più pressante la necessità di ristabilire ordine e legalità in quartieri troppo spesso teatro di violenze.