Entro domenica 18 agosto, le famiglie sfollate dalla Vela Celeste di Scampia dovranno ultimare il recupero dei propri effetti personali dagli appartamenti ormai inagibili. L'edificio, dichiarato pericolante e inutilizzabile in seguito al crollo del ballatoio avvenuto il 22 luglio scorso, sarà chiuso per consentire l’avvio dei lavori di messa in sicurezza. Il Comune di Napoli, attraverso una nota ufficiale, ha ribadito l’urgenza di completare queste operazioni entro il termine stabilito, per garantire la sicurezza e la prosecuzione dei lavori senza intoppi.
Il crollo del ballatoio della Vela Celeste ha segnato un punto di svolta nella vita delle famiglie che risiedevano in questa struttura. L’incidente, avvenuto in una delle aree più problematiche di Napoli, ha portato all’evacuazione immediata delle abitazioni, con i residenti costretti a lasciare tutto ciò che avevano alle spalle. La decisione di dichiarare inagibile l’intero edificio è stata presa dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, dopo un’accurata valutazione tecnica che ha evidenziato gravi carenze strutturali.
In risposta alla crisi, il Comune di Napoli ha attivato un piano d’emergenza per assistere gli sfollati. Il supporto del municipio, in collaborazione con i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile, ha consentito a circa metà dei nuclei familiari coinvolti di recuperare i propri beni in condizioni di sicurezza. Le operazioni di recupero sono state organizzate con attenzione per minimizzare i rischi, anche grazie alla presenza costante del personale specializzato che ha accompagnato le famiglie nelle abitazioni pericolanti.
Il tempo stringe per chi ancora non ha potuto accedere ai propri effetti personali. La scadenza fissata dal Comune di Napoli per il recupero dei beni è domenica 18 agosto. Entro questa data, le famiglie dovranno prendere contatto con il presidio di Assistenti Sociali situato nei pressi della Vela Celeste per fissare un appuntamento e organizzare il ritiro degli oggetti rimasti negli appartamenti. Gli assistenti sociali sono a disposizione per garantire un processo fluido e organizzato, evitando che si creino disagi o ritardi che potrebbero compromettere l’intervento complessivo.
Ad oggi, circa il 50% delle famiglie ha completato il recupero dei beni, ma resta ancora molto da fare. L’amministrazione comunale insiste sull’importanza di rispettare la scadenza, poiché il mancato recupero entro il 18 agosto significherebbe perdere definitivamente la possibilità di rientrare negli alloggi per prendere ciò che rimane.
A partire da lunedì 19 agosto, l’accesso alla Vela Celeste sarà completamente vietato. Questo provvedimento segna l’inizio dei lavori di messa in sicurezza, che sono necessari per stabilizzare l’edificio e prevenire ulteriori incidenti. Gli interventi saranno complessi e dureranno per un periodo non definito, ma sono indispensabili per garantire la stabilità della struttura e la sicurezza di chi vive nell’area circostante.
Il futuro della Vela Celeste rimane incerto. Mentre si procede con la messa in sicurezza, le autorità locali dovranno anche affrontare la questione della riqualificazione dell’area e della sistemazione definitiva delle famiglie sfollate. È essenziale che il Comune di Napoli sviluppi un piano di recupero che non si limiti alla gestione dell’emergenza, ma che guardi avanti, migliorando le condizioni abitative dell’intero quartiere di Scampia.
In conclusione, la situazione alla Vela Celeste è un esempio significativo delle sfide urbane che Napoli deve affrontare. Con il termine del 18 agosto alle porte, la priorità resta quella di garantire che tutte le famiglie sfollate possano recuperare i propri beni in sicurezza, prima che l’edificio venga definitivamente chiuso per i lavori. Tuttavia, il percorso che seguirà richiederà un impegno continuativo e una visione a lungo termine per risolvere le problematiche profonde che affliggono la zona.
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