Ogni turista che atterra presso l'aeroporto di Capodichino deve necessariamente passare lungo una strada. Si tratta di Viale Comandante Umberto Maddalena, una zona di transito essenziale per la città che, ormai da decenni, versa nel degrado.
Qui lo scenario è desolante: una rotatoria rimasta incompleta in seguito a due incidenti consecutivi e circondata da rifiuti sparsi e transenne arrugginite, una sede stradale contrassegnata da buche, avvallamenti e tombini mal curati, traffico intenso quasi a ogni ora. E la gente rischia ogni giorno di essere investita o di inciampare nei fossi nascosti tra il marciapiedi, senza tralasciare le strisce pedonali sbiadite.
Quando si esce da uno scalo che, nel corso del 2023, ha fatto segnare il record di 12 milioni di passeggeri, ci si aspetta ben altro. Anche i cittadini e gli operatori locali ne hanno abbastanza. Su Repubblica, il dipendente dello showroom Consonni arredamenti Cantù Pino Salerno è stufo: "Lavoro da queste parti da 38 anni e la rotonda ha provocato un traffico infernale come non mai. L'area è diventata ricettacolo di rifiuti. Diamo un'immagine orribile ai turisti e siamo costretti a pulire la sporcizia ogni mattina, senza dimenticare lo stato della strada".
Gli fa eco il cittadino di Secondigliano Simone: "Passo di qui ogni giorno per prendere la tangenziale e le buche sono centinaia. Le chiudono male e si riaprono presto, è una situazione difficile. Ho preso una buca e ci ho rimesso due ruote della mia auto. Manca la manutenzione ordinaria, i lavori sono affrettati e si creano immediatamente altre piccole voragini".
Le istituzioni promettono interventi rapidi, ma ormai passano gli anni e la gente ci crede sempre meno. Anche i lavori della Metropolitana Capodichino-Di Vittorio sembrano controproducenti, dato che hanno inciso sul peggioramento delle strade. Ed ecco che la cosiddetta Doganella sembra il simbolo di infrastrutture degradate e trascurate. E purtroppo, ogni visitatore è costretto a vederla in tutto il suo "splendore".