È la strada più importante del nostro quartiere. Non a caso, porta il suo stesso nome. Stiamo ovviamente parlando del corso Secondigliano, strada di grandi dimensioni che collega la città di Napoli con i comuni che fanno parte della sua area metropolitana, un tempo chiamata provincia.
Conosciuta fino al 1920 con il nome di corso Umberto I in onore dell'omonimo re d'Italia vissuto nell'Ottocento, questa strada è uno dei numerosi svincoli della rotonda di piazza Capodichino (Di Vittorio) conduce fino a via Roma verso Scampia. Di conseguenza, si snoda dall'incrocio che può condurre nel centro di Napoli, nell'aeroporto di Capodichino e nei comuni limitrofi e si conclude in corrispondenza del Quadrivio. Andando oltre, si raggiungono Scampia, Melito e tanti altre zone. Girando a sinistra, si arriva a Miano, a Capodimonte e poi via via verso il centro storico. A destra, si giunge alla rotonda di Arzano e poi a Casavatore.
Stiamo parlando di una via dalla lunghezza di oltre 2 chilometri che non rappresenta soltanto una lunga zona di passaggio. Infatti, sono presenti numerosi punti di interesse come la villa Alfieri, il Tarallificio Tonino, il negozio di salumi Il Pizzicagnolo, la pizzeria Carminiello e tanti altri ancora. Comprende anche la cosiddetta area 'ncopp 'o ponte, incrocio tra il corso e via Vittorio Emanuele, di fronte a via Regina Margherita.
In pratica, tutti coloro che trascorrono almeno un minuto della loro vita nel nostro quartiere devono attraversare almeno una volta il corso Secondigliano. È da qui che parte tutto. O quasi.
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