Domani sera, martedì 22 luglio, il quartiere di Scampia si fermerà per un momento di silenzio e riflessione. A un anno esatto dal tragico crollo alla Vela Celeste, che costò la vita a tre persone e causò il ferimento di altre undici, cittadini, familiari delle vittime e associazioni si ritroveranno in una fiaccolata commemorativa che partirà alle 21 da via Gobetti per concludersi nell’area dove sorgeva l’edificio.
Era il 22 luglio 2024 quando un ballatoio al terzo piano dell’ex Vela cedette improvvisamente. La struttura, che rientrava da anni nel progetto di abbattimento e riqualificazione delle Vele di Scampia, si presentava in condizioni di degrado e fragilità. Quel giorno, intorno alle 10 del mattino, un boato fece tremare l’intero isolato, richiamando decine di residenti in strada. I soccorsi furono immediati, ma per tre persone non ci fu nulla da fare. Tra le vittime si ricorda una giovane madre che stava rientrando a casa con la spesa, un uomo anziano che si muoveva sempre con cautela su quei ballatoi instabili e un operaio che stava effettuando piccoli interventi di manutenzione su richiesta di un condomino.
Le indagini avviate dalla Procura di Napoli hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati di sei persone, tra funzionari e tecnici comunali, con accuse di crollo colposo, omicidio plurimo colposo e lesioni gravissime. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’edificio avrebbe dovuto essere sgomberato già da tempo a causa delle condizioni strutturali compromesse, più volte segnalate anche dai residenti che lamentavano crepe, infiltrazioni e pezzi di calcinaccio staccati dai muri. L'assenza di interventi di manutenzione e la mancata chiusura di aree considerate pericolose sono al centro dell’inchiesta, che mira a stabilire le responsabilità di chi avrebbe dovuto vigilare sulla sicurezza degli abitanti.
La fiaccolata di domani rappresenta un momento di raccoglimento per l’intero quartiere, ma anche un’occasione per chiedere giustizia e verità su una tragedia che poteva essere evitata. Il corteo si muoverà lungo via Gobetti per poi concludersi nell’area dell’ex Vela Celeste, oggi parte integrante del progetto “Restart Scampia”, il piano di rigenerazione urbana che prevede la demolizione delle Vele e la costruzione di nuovi edifici residenziali e spazi sociali.
A un anno dal crollo, resta forte il senso di dolore per le vite spezzate e di rabbia per una tragedia che ha colpito famiglie già provate da condizioni di precarietà abitativa e da decenni di attesa per un riscatto mai del tutto realizzato. Le famiglie delle vittime, sostenute da comitati e associazioni, continuano a chiedere risposte e tempi certi per la verità giudiziaria. Domani sera, le luci delle fiaccole illumineranno di nuovo la memoria di chi non c’è più, mentre resta viva la speranza che simili tragedie non si ripetano più in un quartiere che chiede dignità, sicurezza e futuro.
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