Il Parco San Gaetano Errico, riaperto ufficialmente ieri mattina in viale delle Galassie a Secondigliano dopo una lunga attesa da parte dei residenti, è già al centro di segnalazioni che destano preoccupazione. A poche ore dall’apertura, alcuni adolescenti sono stati notati mentre tentavano di danneggiare le strutture destinate ai più piccoli. Un episodio che ha suscitato sconcerto tra i presenti e che è stato subito segnalato alle autorità, nella speranza che un intervento tempestivo eviti ulteriori gesti simili in futuro. Il parco rappresenta un bene comune, restituito alla cittadinanza dopo un lungo periodo di chiusura, ed è fondamentale che resti un luogo sicuro e decoroso per tutti. I cittadini sono invitati a vigilare attivamente e a segnalare alle forze dell’ordine qualsiasi comportamento che metta a rischio l’integrità dell’area.
Un secondo episodio, ancora più grave perché coinvolge una tematica sensibile come l’inclusione, è stato denunciato da una lettrice del nostro blog. Si tratta del cattivo utilizzo della nuova giostrina per bambini con disabilità, una delle principali novità introdotte nella ristrutturazione del parco. La struttura, progettata con l’intento di offrire uno spazio ludico accessibile anche ai più fragili, si è rivelata, nei fatti, inaccessibile. Secondo il racconto della donna, madre di un bambino disabile, un gruppo di ragazzini avrebbe occupato ininterrottamente la giostrina, utilizzandola come se fosse un comune gioco e impedendo l’accesso al piccolo. Nonostante le richieste e gli inviti a lasciare spazio, non c’è stato modo di ottenere rispetto per le regole né per le necessità degli altri.
Questi episodi sollevano interrogativi su quanto ancora resti da fare in termini di educazione civica e di rispetto dei beni pubblici, soprattutto quando si tratta di strutture pensate per garantire l’inclusione. La mancanza di vigilanza, almeno nelle prime ore dall’inaugurazione, appare evidente. In assenza di una sorveglianza fissa o almeno di una presenza costante di personale addetto al controllo, episodi simili rischiano di moltiplicarsi, scoraggiando proprio quelle famiglie che più di tutte avrebbero bisogno di spazi sicuri e accessibili.
Il parco San Gaetano Errico era atteso con entusiasmo e ha rappresentato una piccola vittoria per il quartiere, che da tempo chiedeva il recupero di un’area verde fondamentale per la qualità della vita del rione. I lavori hanno portato alla riqualificazione dell’intera zona, con nuove panchine, spazi per l’attività fisica, zone d’ombra e giochi per i bambini. Il progetto è stato accolto positivamente dai residenti, molti dei quali hanno voluto partecipare simbolicamente all’apertura. Tuttavia, l’entusiasmo rischia di spegnersi di fronte a una realtà fatta di abusi, disattenzione e scarso senso civico.
La collaborazione di tutti diventa quindi indispensabile. Non si tratta solo di proteggere i giochi da atti vandalici, ma anche di garantire che le strutture pensate per l’inclusione non diventino motivo di ulteriore esclusione. Il rispetto degli spazi pubblici e delle regole che ne disciplinano l’uso è un dovere di ciascun cittadino. E se è vero che non si può presidiare ogni area in modo permanente, è altrettanto vero che una comunità attenta può rappresentare il primo vero baluardo contro il degrado.
In molti quartieri, purtroppo, la presenza di giochi inclusivi non è accompagnata da un’adeguata informazione. Ragazzi e famiglie spesso non conoscono le caratteristiche e le finalità delle strutture dedicate ai bambini con disabilità. Un’informazione più chiara, accompagnata da cartelli esplicativi ben visibili e magari anche da brevi campagne di sensibilizzazione, potrebbe fare la differenza. Perché non basta installare una giostrina per rendere un parco “inclusivo”: è necessario che tutti comprendano e rispettino il valore di quelle scelte.
Il rischio concreto è che, senza correttivi immediati, questi episodi vengano considerati “normali” e finiscano per ripetersi quotidianamente. Le famiglie che più avrebbero bisogno di un parco attrezzato e rispettoso delle esigenze di tutti finiranno per allontanarsene, lasciando spazio a comportamenti che poco hanno a che fare con il concetto di bene comune.
Va auspicato un pronto intervento da parte delle istituzioni, non solo per rafforzare la sorveglianza ma anche per avviare un percorso educativo nelle scuole, nelle famiglie e nei luoghi di aggregazione del territorio. È importante costruire una cultura del rispetto e della responsabilità condivisa, dove ogni cittadino si senta custode dello spazio pubblico e dove ogni bambino, a prescindere dalle proprie condizioni, possa trovare un luogo in cui giocare e sentirsi accolto.
Il parco San Gaetano Errico è stato restituito alla cittadinanza come simbolo di rinascita. Ma ogni simbolo ha bisogno di essere difeso. Solo attraverso la partecipazione attiva, il controllo civile e il rispetto delle regole si potrà davvero dire che Secondigliano ha riacquistato un pezzo della propria dignità urbana.
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