Una storia di ordinaria onestà, che arriva da Miano e che merita di essere raccontata. È quella segnalata da una lettrice di Periferiamonews, Giusy, che ha voluto ringraziare pubblicamente tre ragazzi per un gesto non scontato, tanto più in un contesto in cui l’onestà viene spesso data per scontata o ritenuta un’eccezione.
Secondo quanto riferito dalla donna, nella giornata di ieri aveva smarrito il proprio portafogli nel parcheggio del centro commerciale “La Birreria”, a Miano. All’interno vi erano documenti, carte personali, tessere sanitarie, documenti d’identità, bancomat e una somma in denaro contante. Una perdita che, oltre al valore economico, avrebbe potuto comportare lunghi e faticosi iter per la sostituzione dei documenti, nonché forti disagi pratici nella vita quotidiana.
Ma l’epilogo è stato fortunatamente diverso da quanto temuto. Tre giovani, notato il portafogli a terra tra due auto in sosta, lo hanno raccolto e, anziché ignorarlo o approfittarne, si sono premurati di cercare un modo per restituirlo alla legittima proprietaria. Sfogliando il contenuto, hanno trovato un recapito telefonico e, dopo averla contattata, hanno organizzato la restituzione. L’incontro è avvenuto poche ore dopo. Il portafogli è stato riconsegnato completo in ogni sua parte, senza che mancasse nulla.
Alla proposta di una ricompensa in denaro, i ragazzi hanno rifiutato con fermezza, spiegando che avevano fatto solo “la cosa giusta” e che non si aspettavano nulla in cambio. Un comportamento che ha colpito profondamente la donna, che ha voluto condividere pubblicamente la vicenda attraverso la rubrica Dillo a Periferiamonews – la voce dei lettori.
“Presi dalla sorpresa e dalla felicità del momento, non ho nemmeno pensato a chiedere i loro nomi”, racconta Giusy. “Spesso si tende a generalizzare sui giovani, descrivendoli come disinteressati o indifferenti, ma episodi come questo dimostrano che esistono comportamenti positivi anche in contesti difficili. Mi hanno ridato non solo un portafogli, ma anche un po’ di fiducia nel prossimo.”
Non si conoscono ulteriori dettagli sull’identità dei tre ragazzi. Il fatto è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, in un giorno qualunque, lontano dai riflettori e dall’attenzione mediatica. Nessun gesto eclatante, nessuna ricerca di visibilità sui social, solo un’azione concreta, silenziosa, che nel quotidiano assume valore proprio per la sua naturalezza e per il suo significato simbolico.
Il centro commerciale La Birreria, realizzato nell’area dell’ex stabilimento Peroni, è da anni un punto di riferimento per molti abitanti di Miano, Secondigliano, Scampia e dei quartieri limitrofi. Proprio in questi contesti, spesso al centro della cronaca per episodi legati al disagio sociale, alla microcriminalità o al degrado urbano, piccole storie di civiltà e correttezza possono contribuire a costruire una narrazione alternativa. Una narrazione che, senza negare i problemi esistenti, restituisce però dignità a una parte della città spesso raccontata soltanto attraverso stereotipi negativi.
L’episodio si aggiunge ad altri casi simili registrati negli ultimi mesi in città, dove a distinguersi per senso civico e rispetto delle regole sono stati proprio giovani cittadini. Una tendenza che, sebbene non rappresenti la totalità, mostra come tra le nuove generazioni vi siano ancora forti valori etici, solidarietà e rispetto per gli altri. Comportamenti che meritano attenzione e visibilità, non per creare eroi, ma per ricordare che la buona cittadinanza è fatta anche di gesti semplici, quotidiani, che migliorano la vita collettiva.
In una fase storica in cui si avverte forte la sfiducia nelle istituzioni e nei rapporti umani, fatti come quello avvenuto a Miano offrono uno spunto di riflessione importante: non tutto è perduto, e l’educazione al rispetto può ancora attecchire, se coltivata nel tempo e riconosciuta come valore.