Droga nascosta ovunque, persino nei luoghi più insospettabili come gli armadietti del cimitero. È questo il bilancio allarmante del servizio straordinario di controllo messo in atto dai Carabinieri della compagnia Stella, che hanno passato al setaccio i quartieri di Scampia, Secondigliano e San Pietro a Patierno, cuore pulsante di un traffico di stupefacenti sempre più diffuso, articolato e spregiudicato. Un’operazione che ha visto impegnate numerose pattuglie dell’Arma e anche il supporto delle unità cinofile, portando alla luce una realtà fatta di giovanissimi coinvolti nel mercato della droga, ma anche di figure adulte e apparentemente insospettabili, pronte a utilizzare ogni mezzo e luogo per nascondere le sostanze.
Si comincia da Scampia, precisamente dal Lotto K, una delle piazze di spaccio storiche della zona. Qui i Carabinieri hanno individuato e fermato due minorenni, entrambi di 17 anni, uno residente a Marano e l’altro a Qualiano. Durante il controllo, i militari hanno rinvenuto addosso ai ragazzi diverse dosi di hashish e la somma di 250 euro in contanti, considerata provento dell’attività di spaccio. I due giovanissimi sono stati denunciati e, come previsto dalla legge, affidati ai rispettivi genitori. Un episodio che testimonia ancora una volta quanto sia profondo il coinvolgimento delle fasce più giovani nel mondo della criminalità organizzata, spesso utilizzati come pedine inconsapevoli o consenzienti in un sistema che macina denaro sulla pelle di intere generazioni.
L’operazione è poi proseguita a Secondigliano, dove i Carabinieri, grazie alla collaborazione delle unità cinofile del nucleo di Sarno, hanno esteso i controlli fin dentro al cimitero cittadino. In questo luogo sacro, che dovrebbe rappresentare uno spazio di rispetto e memoria, si è invece consumato un nuovo capitolo dello spaccio. Durante una perquisizione, il custode del cimitero, un uomo di 64 anni del posto, è stato trovato in possesso di 11 dosi termosaldate di cocaina, accuratamente nascoste all’interno dell’armadietto del suo spogliatoio. L’uomo è stato denunciato e segnalato all’amministrazione comunale, che ora dovrà valutare eventuali provvedimenti disciplinari. Il ritrovamento della droga in un luogo come il cimitero rappresenta l’ennesimo segnale dell’audacia e della sfacciataggine con cui si muove la rete dello spaccio locale, disposta a utilizzare qualsiasi spazio pur di continuare i propri traffici.
Ma l’attività dei militari non si è fermata qui. Sempre a Scampia, questa volta nel Lotto T/B di via Fellini, è stata effettuata una nuova perquisizione nelle aree comuni dell’edificio. È qui che, nascosti nel vano dell’ascensore, sono stati trovati 147 grammi di hashish e 160 grammi di marijuana. Le sostanze erano già suddivise in dosi pronte per la vendita al dettaglio, con ogni probabilità destinate alla distribuzione rapida all’interno del quartiere. Anche in questo caso, la droga è stata sequestrata a carico di ignoti, ma l’intuizione è che si tratti di uno dei tanti nascondigli “volanti” utilizzati dagli spacciatori per rendere più difficile il collegamento diretto tra droga e venditori.
Nel corso dell’intera operazione, i Carabinieri hanno anche proceduto all’arresto di tre persone, in esecuzione di distinti provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria. Si tratta di Rita Pirolozzi, 33 anni, che dovrà scontare una pena di 2 anni di reclusione per cumulo di pena; Pasquale Cardarelli, 52 anni, condannato a 5 anni per reati di furto aggravato ed estorsione; e infine Salvatore Sanges, 35 anni, destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Corte d’Appello di Napoli, che prevede una condanna a 15 anni e 10 mesi per reati legati al traffico di stupefacenti. Tre arresti che confermano il radicamento nel tessuto urbano di figure già note alla giustizia, il cui ritorno dietro le sbarre rappresenta un segnale importante nella lotta alla criminalità.
Il servizio straordinario effettuato dalla compagnia Stella è solo l’ultimo di una lunga serie di interventi mirati, ma dimostra ancora una volta la capacità della rete dello spaccio di adattarsi, nascondersi, infiltrarsi in ogni angolo della città. Da Scampia a Secondigliano, fino ai luoghi simbolici come il cimitero, nulla sembra più immune alla diffusione della droga. A preoccupare è anche il coinvolgimento di minorenni, l’uso di nascondigli sempre più creativi e la costante presenza di figure già condannate che continuano a orbitare nel mondo criminale.
Questa operazione rappresenta quindi un messaggio chiaro alla criminalità: le forze dell’ordine sono presenti, attente e pronte a intervenire con decisione. Ma al tempo stesso pone nuove domande alla società e alle istituzioni: come fermare un sistema che si rigenera di continuo? Come proteggere i giovani da un destino segnato dallo spaccio? Come restituire sicurezza e dignità a quartieri dove ogni vano ascensore, ogni angolo di strada, persino ogni luogo sacro può nascondere una dose, un pericolo, un reato?
La risposta, forse, sta nella costanza degli interventi, nella prevenzione, nell’educazione, ma anche e soprattutto nella costruzione di alternative credibili per chi oggi sembra avere davanti a sé solo la strada dello spaccio. L’operazione nei quartieri di Scampia, Secondigliano e San Pietro a Patierno è un passo in avanti, ma la battaglia è ancora lunga. E non riguarda solo le forze dell’ordine: riguarda tutti noi.