È una mattinata drammatica quella vissuta oggi in via Don Giovanni Bosco, dove un tragico incidente stradale ha strappato la vita a un uomo di 61 anni, identificato con le iniziali G.S. Erano passate da poco le 8 quando, all’altezza del civico numero 4, l’uomo è stato violentemente investito da un taxi mentre attraversava la strada. L’impatto è stato tremendo e immediatamente è apparsa chiara la gravità della situazione: il pedone è stato travolto con una tale forza che per lui non c’è stato nulla da fare. I passanti presenti sul posto hanno subito allertato i soccorsi, ma nonostante l’arrivo tempestivo dell’ambulanza e le manovre rianimatorie eseguite dai sanitari del 118, ogni tentativo di salvargli la vita è risultato vano. L’uomo è stato dichiarato morto sul colpo. Il corpo è stato comunque trasferito all’ospedale CTO per gli accertamenti di rito, mentre la salma è stata sottoposta a sequestro in attesa delle disposizioni della magistratura.
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Foto Corriere del Mezzogiorno |
Sul luogo del tragico evento si sono precipitati anche gli agenti dell’antinfortunistica stradale della Polizia Locale di Napoli, sotto il coordinamento del sottotenente Vincenzo Cirillo, insieme al supporto della centrale operativa guidata da Sarnacchio. L’intera zona è stata immediatamente transennata per consentire le operazioni di rilievo tecnico e la raccolta di elementi utili per ricostruire la dinamica precisa dell’accaduto. Gli investigatori stanno cercando di comprendere con esattezza come siano andati i fatti, attraverso la visione di eventuali filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona e le testimonianze di chi ha assistito alla scena. L’attenzione si concentra in particolare sulla velocità del mezzo, sul rispetto delle norme del codice della strada e sulla presenza di segnaletica orizzontale che potesse indicare o meno un attraversamento pedonale nel punto dell’incidente.
Secondo una prima ricostruzione, l’uomo stava attraversando la carreggiata quando è sopraggiunto il taxi, condotto da un autista di 48 anni, che proveniva da Piazza Carlo III ed era diretto verso Largo Santa Maria del Pianto. L’investimento è avvenuto proprio nei pressi del civico numero 4. Immediatamente dopo l’impatto, il conducente del taxi si è fermato e ha cercato di prestare soccorso, ma è apparso fin da subito in evidente stato di shock. Attualmente è sotto osservazione, sia fisica che psicologica, e la sua posizione è al vaglio degli inquirenti. Come previsto in casi del genere, l’uomo è stato sottoposto agli accertamenti per verificare l’eventuale presenza di alcol o sostanze stupefacenti nel sangue. Contestualmente, la sua patente è stata ritirata e il veicolo è stato posto sotto sequestro, in attesa di ulteriori accertamenti tecnici.
La Procura della Repubblica di Napoli ha aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio stradale e ha disposto il sequestro della salma per consentire l’esecuzione di un’autopsia, che chiarirà con precisione le cause del decesso e la natura delle lesioni riportate. Sarà fondamentale anche determinare se il pedone stesse attraversando in un punto regolare o meno, e se ci siano state eventuali omissioni da parte del conducente del taxi. Le indagini della Polizia Locale sono serrate e puntano ad acquisire ogni elemento utile a ricostruire una dinamica complessa che, al momento, presenta ancora diversi punti oscuri. Non si esclude nessuna ipotesi, e gli inquirenti stanno lavorando senza sosta per fare piena luce sul caso.
Intanto, la notizia ha scosso profondamente il quartiere e l’intera città. Via Don Bosco è una delle arterie principali del traffico urbano napoletano, attraversata ogni giorno da centinaia di veicoli e pedoni. I residenti da tempo lamentano la pericolosità del tratto, spesso teatro di incidenti o situazioni a rischio, aggravate dall’alta velocità dei mezzi in transito e dalla carenza di controlli. Non mancano le polemiche sull’adeguatezza della segnaletica e sull’effettiva sicurezza dei passaggi pedonali presenti lungo la via. Dopo l’incidente di questa mattina, si torna a chiedere a gran voce interventi mirati per tutelare la vita di chi attraversa la strada, in una città dove la convivenza tra auto e pedoni resta ancora un problema irrisolto.
Il dolore per la perdita dell’uomo di 61 anni è forte. Era conosciuto nel quartiere, dove risiedeva da anni. Numerosi i messaggi di cordoglio da parte di amici, parenti e vicini, increduli davanti a una tragedia che poteva forse essere evitata. La speranza è che la giustizia faccia piena luce sui fatti e che da questo dramma possano nascere misure concrete per evitare che simili tragedie si ripetano. Resta ora da comprendere se si sia trattato di una fatale distrazione, di un’alta velocità non adeguata al contesto urbano o di un punto critico della viabilità cittadina che avrebbe richiesto da tempo interventi strutturali. La risposta arriverà soltanto con la fine delle indagini e con il completamento di tutte le perizie tecniche in corso.
In attesa di ulteriori sviluppi, resta lo sgomento per una vita spezzata improvvisamente, in un giorno qualsiasi, su una strada che ogni mattina vede passare studenti, lavoratori, anziani e famiglie. Un dramma che segna profondamente non solo chi ha perso la vita e i suoi cari, ma anche una comunità intera che chiede giustizia, sicurezza e memoria per non dimenticare.