I dati sugli incidenti stradali a Napoli per il 2024 delineano un quadro preoccupante, evidenziando in particolare la pericolosità di alcune delle principali arterie della città. Tra le strade che registrano il maggior numero di sinistri spiccano Corso Secondigliano e Via Roma verso Scampia, due vie cruciali per il traffico cittadino, ma anche teatro di numerosi incidenti, alcuni dei quali con esiti tragici.
Via Roma verso Scampia si conferma un tratto ad alto rischio, con 22 incidenti registrati nell’ultimo anno, causando la morte di due persone e ferendo altre tredici. Il coinvolgimento di ben 45 veicoli sottolinea la densità del traffico e la complessità della viabilità in questa zona, spesso caratterizzata da manovre pericolose, alta velocità e scarsa osservanza delle regole del codice stradale.
Corso Secondigliano presenta numeri ancora più allarmanti, con 43 incidenti totali, un bilancio di una vittima e 24 feriti, di cui uno in gravi condizioni. L’impatto sulla sicurezza stradale è accentuato dall’enorme flusso di mezzi che percorrono questa arteria ogni giorno, con ben 90 veicoli coinvolti nei sinistri rilevati. Da segnalare anche l’investimento di un pedone, un evento che accresce la percezione di insicurezza per i cittadini che percorrono la strada a piedi.
Le statistiche generali confermano l’emergenza: Napoli ha registrato nel 2024 un totale di 4.073 incidenti, con 26 morti, 68 feriti gravi e 2.470 feriti lievi. Sebbene si osservi un leggero calo rispetto ai dati del 2023, quando si contarono 34 decessi e 4.777 sinistri, la situazione rimane critica. Il problema della sicurezza stradale è talmente urgente che la Prefettura ha nuovamente convocato il tavolo dell’osservatorio sull’incidentalità stradale, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza e implementare soluzioni per ridurre il rischio sulle strade più pericolose.
Un'analisi per municipalità mostra che la Quarta Municipalità, che comprende il centro storico e l’area della stazione, è quella con il maggior numero di incidenti, ben 849, seguita dalla Prima Municipalità (Chiaia, Posillipo e San Ferdinando) con 596 eventi. Nei quartieri di Chiaia e Posillipo si evidenzia un dato allarmante: oltre la metà degli incidenti avviene nelle ore notturne e nei fine settimana, con una particolare concentrazione tra le 22 e le 6 del mattino.
Le strade più pericolose della città sono Corso Garibaldi, con 68 incidenti, Corso Vittorio Emanuele (65) e Via Manzoni (62). Corso Secondigliano si posiziona anch’esso tra le arterie più critiche, con una frequenza di incidenti che impone interventi mirati. Altre strade che presentano un alto tasso di sinistrosità sono Via Foria, Corso Amedeo di Savoia, Via Sant’Ignazio di Loyola, Via Cintia e Via Repubbliche Marinare, dove si attende ancora la rimozione dei new jersey per migliorare la viabilità.
Gli incidenti notturni e nei weekend restano una problematica evidente, con picchi registrati nei quartieri della movida e nelle zone ad alta densità di traffico. Dopo Chiaia e Posillipo, la Quarta Municipalità si distingue per il numero elevato di sinistri nel fine settimana (171) e nelle ore notturne (156), seguita dalla Seconda Municipalità, che include Montecalvario e Pendino, con 155 incidenti nei weekend e 110 durante la notte. Anche Fuorigrotta-Bagnoli si conferma tra le aree critiche, con 132 sinistri nel weekend e 111 in fascia notturna, registrando anche tragici episodi di investimento mortale.
L’amministrazione comunale sta cercando di rispondere all’emergenza con interventi mirati. Tra le misure già adottate, gli attraversamenti pedonali rialzati hanno contribuito a ridurre gli incidenti in alcune aree della città, ma la richiesta di nuove installazioni rimane elevata. Si stima che siano necessari almeno altri 40-50 attraversamenti, con un costo medio di 10.000 euro ciascuno. La commissione Infrastrutture e Mobilità ha già avanzato la richiesta di un finanziamento di 400.000 euro per potenziare la sicurezza stradale nell’assestamento di bilancio previsto per marzo.
Tra le prossime aree oggetto di intervento figurano Via Miano, Via Arenaccia, Via Nicolardi, Via Sant’Ignazio di Loyola, Via Ghisleri e Via Adriano. Il Comune ha stanziato un milione di euro per lavori su dossi, segnaletica, illuminazione e altre azioni volte a migliorare la sicurezza stradale. Tuttavia, le criticità rimangono numerose e l’educazione stradale gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione degli incidenti.
Secondigliano e Scampia, con le loro arterie principali, rappresentano un nodo cruciale per la mobilità cittadina. La crescente urbanizzazione e l’aumento del traffico richiedono una revisione delle strategie di viabilità e sicurezza. Un possibile strumento di deterrenza potrebbe essere l’implementazione di un limite di velocità a 30 km/h in alcune zone, ma su questo punto il dibattito è ancora aperto. L’installazione di autovelox potrebbe essere un’altra soluzione, ma secondo alcuni esperti, tra cui il presidente della commissione mobilità Nino Simeone, la priorità dovrebbe essere data alla prevenzione e all’educazione stradale piuttosto che all’imposizione di sanzioni.
Nel frattempo, la tendenza per il 2025 non lascia spazio all’ottimismo: nei primi 50 giorni dell’anno, Napoli ha già registrato 117 incidenti e tre morti, con una media di un decesso ogni 40 incidenti, contro il rapporto di uno ogni 156 eventi nel 2024. Le vittime appartengono perlopiù alle categorie più vulnerabili: pedoni e motociclisti, spesso coinvolti in incidenti causati da alta velocità, mancato rispetto della segnaletica e guida distratta.
L’emergenza sicurezza stradale non può più essere ignorata. Serve un’azione sinergica tra istituzioni, forze dell’ordine e cittadini per rendere le strade di Napoli più sicure. Solo attraverso investimenti mirati, campagne di sensibilizzazione e un miglioramento delle infrastrutture sarà possibile ridurre il numero di incidenti e garantire una mobilità più sicura per tutti.
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