Nella notte tra domenica e lunedì, il market “Solo 50 centesimi” di via Padre Ludovico da Casoria è stato nuovamente preso di mira, subendo un furto che ha lasciato i proprietari increduli e profondamente amareggiati. Questa attività commerciale, situata a breve distanza dalla sede comunale in piazza Cirillo, era già stata vittima di un grave attentato lo scorso luglio, quando un ordigno esplosivo aveva causato danni significativi. A pochi mesi da quell’episodio, i titolari si trovano di nuovo a fare i conti con la devastazione e la sensazione di insicurezza, in un contesto in cui le promesse istituzionali sembrano non trovare riscontro nei fatti.
![]() |
Foto di repertorio |
Il furto, stando alle prime ricostruzioni, è avvenuto con una disinvoltura che ha lasciato tutti sgomenti. I ladri, senza timore di essere scoperti, si sono introdotti nel negozio come se fosse casa loro, devastando gli interni e portando via beni di valore. Le immagini delle telecamere di sorveglianza, visionate dai proprietari, mostrano chiaramente i malviventi all’opera, muovendosi all’interno del market con tranquillità, come se sapessero di poter agire indisturbati. Questa dimostrazione di sfacciataggine ha ulteriormente acuito la sensazione di abbandono e insicurezza che già gravava sui titolari dell’attività.
Per i proprietari, il negozio non è solo un luogo di lavoro, ma il simbolo di un sogno costruito con fatica e dedizione. L’attentato dello scorso luglio aveva già messo a dura prova la loro resistenza emotiva ed economica. Dopo aver affrontato le difficoltà e i costi per riparare i danni, avevano cercato di ripartire, con la speranza che le promesse di maggiore sicurezza fatte dalle istituzioni si concretizzassero. Tuttavia, il furto di questa settimana ha infranto quelle speranze, lasciando spazio a rabbia e frustrazione.
In un lungo sfogo sui social media, i proprietari hanno denunciato la mancanza di interventi concreti da parte delle autorità locali. "A fine luglio abbiamo subito un ordigno e con tanta fatica abbiamo affrontato paure, spese e difficoltà. Ora, tra domenica e lunedì, subiamo un furto dove i ladri entrano come se fossero a casa loro, distruggendo i nostri sogni e il nostro lavoro. Mi chiedo: ma che senso ha tutto questo? Le autorità dove sono? Il sindaco dove sta? La sicurezza promessa dopo l’ordigno dove sta? Aspettiamo risposte, ma non ne possiamo più”. Parole dure, che riflettono un senso di abbandono e una crescente sfiducia nei confronti delle istituzioni locali.
Il loro sfogo ha attirato l’attenzione della comunità locale, che ha espresso solidarietà ma anche preoccupazione per l’evidente escalation di episodi criminali nella zona. Molti cittadini si sono uniti al coro di proteste, chiedendo maggiore sorveglianza e interventi immediati per garantire la sicurezza degli esercenti e dei residenti. La vicinanza del market alla sede comunale non ha fatto altro che alimentare il dibattito sulla percezione di un quartiere lasciato a se stesso, dove neppure la presenza simbolica delle istituzioni riesce a fungere da deterrente contro la criminalità.
La vicenda del market “Solo 50 centesimi” evidenzia una problematica più ampia che riguarda l’intera comunità: la mancanza di un piano di sicurezza efficace che protegga i commercianti e i cittadini dai ripetuti episodi di violenza e furti. Dopo l’attentato di luglio, le autorità avevano promesso un rafforzamento della vigilanza nella zona, ma i fatti dimostrano che quelle promesse sono rimaste lettera morta. L’escalation di episodi criminali, culminata con il recente furto, rappresenta un segnale allarmante che richiede interventi immediati e incisivi.
L’assenza di risposte concrete da parte delle istituzioni alimenta un senso di impotenza tra i commercianti, che si trovano a fronteggiare da soli le conseguenze di questi attacchi. Riparare i danni, sostituire le merci rubate e affrontare i costi legali ed emotivi sono fardelli che pesano su chi cerca semplicemente di portare avanti il proprio lavoro con dignità. La rabbia e la frustrazione dei proprietari del market sono quindi comprensibili e rappresentano il grido di una comunità che chiede protezione e giustizia.
L’appello lanciato dai titolari del market sui social media è un invito a non ignorare la gravità della situazione. La sicurezza di un quartiere non può essere garantita solo a parole; è necessario un impegno concreto da parte delle istituzioni per ristabilire la fiducia dei cittadini. Incrementare la presenza delle forze dell’ordine, migliorare i sistemi di sorveglianza e adottare misure preventive sono solo alcuni dei passi che possono essere intrapresi per contrastare la criminalità e restituire un senso di sicurezza alla comunità.
La storia del market “Solo 50 centesimi” è un esempio emblematico di come la criminalità possa distruggere non solo le strutture fisiche, ma anche i sogni e le speranze di chi lavora onestamente. Tuttavia, questa vicenda potrebbe anche rappresentare un punto di svolta, un’occasione per le istituzioni di dimostrare che non sono indifferenti alle difficoltà dei cittadini. La comunità attende con ansia risposte e azioni concrete, nella speranza che episodi come questo non debbano più ripetersi.
Posta un commento
0Commenti