Domenica pomeriggio, Corso Italia, Secondigliano. Una scena che si ripete in molte zone di Napoli, ma che assume contorni particolarmente drammatici quando a essere coinvolta è una persona con disabilità. Un lettore, papà di una ragazza con gravi difficoltà motorie, ha raccontato la sua esperienza attraverso un post sulla pagina Facebook di PeriferiamoNews, mettendo in luce una delle tante sfaccettature di una problematica che affligge la città: il parcheggio selvaggio e la mancanza di rispetto per chi vive ogni giorno una situazione di disabilità.
Il padre descrive la frustrazione e l'amarezza di una domenica pomeriggio che avrebbe dovuto essere dedicata a una semplice passeggiata con la figlia. Un momento di svago e di normalità trasformato in un percorso a ostacoli, fatto di slalom tra le auto parcheggiate abusivamente sul marciapiede. "È inaccettabile che le barriere architettoniche e la mancanza di controlli rendano difficile l'accesso ai luoghi pubblici," ha scritto il genitore, esprimendo il suo sdegno per una situazione che non solo compromette la libertà di movimento, ma rappresenta anche una grave violazione dei diritti fondamentali.
Quello di Secondigliano è solo uno dei tanti esempi di come l'inciviltà e la scarsa applicazione delle norme possano trasformare la vita quotidiana di persone con disabilità in un calvario. Le barriere architettoniche, che dovrebbero essere abbattute in una società moderna e inclusiva, trovano nei comportamenti incivili una nuova forma di manifestazione, spesso ancor più subdola e difficile da combattere.
Il lettore, nel suo post, non si limita a denunciare l'accaduto, ma lancia un appello alle autorità competenti affinché vengano adottate misure più severe per contrastare questo fenomeno. Chiede sanzioni esemplari per chi ostruisce il passaggio sui marciapiedi, auspicando anche un aumento delle rimozioni forzate dei veicoli in sosta vietata. "È fondamentale che vengano adottate sanzioni severe per chi ostacola il passaggio," ha aggiunto, sottolineando l'urgenza di una risposta efficace da parte delle istituzioni.
Il problema delle auto parcheggiate sui marciapiedi non è nuovo a Napoli. Anzi, è una piaga che da tempo affligge i cittadini, specialmente nelle aree periferiche. Le segnalazioni si susseguono, ma sembra che il problema sia ancora lontano da una soluzione. Non si tratta solo di mancanza di rispetto per il codice della strada, ma di un vero e proprio atteggiamento di indifferenza verso i diritti altrui, che si traduce in un quotidiano calvario per chi vive situazioni di disabilità.
L'assenza di controlli adeguati e la percezione di un certo lassismo da parte delle autorità contribuiscono a radicare queste pratiche scorrette, che vengono spesso tollerate come un male necessario. Ma per chi, come la figlia del lettore che ha denunciato l'accaduto, si trova a dover convivere con una disabilità, queste situazioni non sono tollerabili. Sono, anzi, un ostacolo insormontabile che limita drasticamente la loro qualità della vita.
Il messaggio che emerge da questa segnalazione è chiaro: non si tratta solo di far rispettare le regole, ma di garantire il diritto alla mobilità per tutti, indistintamente. E affinché questo diritto sia effettivamente tutelato, è necessario un impegno congiunto da parte delle istituzioni, dei cittadini e delle forze dell'ordine. Solo così sarà possibile costruire una città più vivibile e inclusiva, dove anche una semplice passeggiata domenicale non si trasformi in un'impresa impossibile.
Posta un commento
0Commenti