Il dramma che ha colpito Scampia la sera del 22 luglio scorso, con il crollo della Vela Celeste, continua a lasciare un segno profondo nel cuore delle famiglie coinvolte. A distanza di poche settimane dalla tragedia, un segnale di speranza emerge dall'iniziativa del Comune di Napoli e del Governo italiano, che hanno deciso di destinare due appartamenti confiscati alla criminalità organizzata per accogliere i familiari delle vittime.
Gli alloggi, situati in via Vincenzo Di Maro a Secondigliano, fanno parte di un complesso di beni sequestrati e trasferiti dall’Agenzia nazionale per i beni confiscati al Comune di Napoli. Da tempo, il Governo ha intrapreso la strada della riqualificazione di questi beni, con l'obiettivo di restituirli alla comunità attraverso progetti a carattere sociale. La recente decisione di assegnare questi appartamenti alle famiglie più duramente colpite dalla tragedia rappresenta una concreta manifestazione di questa politica.
La Giunta comunale, nella seduta di mercoledì pomeriggio, ha deliberato l'assegnazione provvisoria degli appartamenti. Questo intervento si inserisce in un più ampio quadro di misure adottate dall'Amministrazione per offrire un sostegno tangibile a chi ha perso la propria casa nel crollo. In attesa della realizzazione degli alloggi previsti dal programma ReStart Scampia, che mira a ridare nuova vita al quartiere attraverso progetti abitativi e di sviluppo urbano, queste famiglie potranno finalmente avere un tetto sicuro.
L’assegnazione degli appartamenti arriva in un momento cruciale, soprattutto in considerazione delle imminenti dimissioni dall’ospedale di due delle bambine rimaste ferite nel crollo. La loro nuova casa, frutto di una riqualificazione mirata e progettata con finalità sociali, rappresenterà un luogo di conforto e stabilità in un periodo di enorme difficoltà.
Oltre alla sistemazione abitativa, il Governo e il Comune di Napoli hanno previsto una serie di misure di sostegno economico per le famiglie sfollate. Il Consiglio dei ministri ha recentemente approvato un decreto che stanzia fondi per un contributo sociale a favore degli sfollati di Scampia. Il Comune riceverà dal Dipartimento della Protezione Civile fino a 917mila euro per il 2024 e 2,1 milioni di euro per il 2025.
Il contributo mensile, che varierà da 400 a 900 euro a seconda della composizione familiare, potrà arrivare fino a un massimo di 1100 euro per nucleo familiare in presenza di persone con disabilità o over 65. L'erogazione di questi fondi è già iniziata: sono stati emessi mandati di pagamento per 131 famiglie, per un totale di circa 300mila euro, e la corresponsione del contributo proseguirà con cadenza mensile.
L'assegnazione dei beni confiscati alla criminalità non è solo un atto di solidarietà verso le famiglie colpite, ma rappresenta anche un simbolo di giustizia e rinascita per l'intera comunità. Gli appartamenti di via Vincenzo Di Maro non saranno solo un riparo temporaneo, ma il segno tangibile di un riscatto sociale, di una vittoria contro l'illegalità.
Nel frattempo, prosegue l'inchiesta per accertare eventuali responsabilità e omissioni legate al crollo della Vela Celeste. La Procura ha avviato un’indagine approfondita, analizzando anche i video pubblicati su TikTok che già un anno fa denunciavano le condizioni di degrado della struttura. Gli esiti di queste indagini saranno determinanti per comprendere le dinamiche che hanno portato alla tragedia e per evitare che eventi simili possano ripetersi in futuro.
Mentre le indagini proseguono, le famiglie delle vittime potranno trovare un po' di pace e stabilità nei nuovi alloggi di Secondigliano, guardando al futuro con una speranza rinnovata.
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