Dopo anni di disagi e di attesa, finalmente la Linea 1 della metropolitana di Napoli si apre alla modernità, rendendo disponibili ai passeggeri i servizi di connessione mobile 4G e 5G. Questo rappresenta una svolta epocale per la città partenopea, dove per decenni, nelle viscere della metropolitana, il segnale telefonico era un miraggio.
Sin dai primi mesi del 2024 si erano registrati i primi segnali di questa trasformazione, con test che avevano fatto intravedere un futuro più connesso per i cittadini e i turisti. La sorpresa dei napoletani, abituati da sempre a un silenzio tecnologico forzato nei tunnel sotterranei, era palpabile: sentire il suono di una notifica o poter effettuare una chiamata mentre si aspetta il treno era quasi un sogno.
Oggi, però, questo sogno è diventato realtà, con l’ufficializzazione della copertura 4G/5G in sette delle principali stazioni della Linea 1: Municipio, Toledo, Dante, Museo, Materdei, Salvator Rosa, e Quattro Giornate. Queste prime sette stazioni rappresentano solo l’inizio di un piano ambizioso che vedrà l’intera linea coperta entro il 2025.
La realizzazione di questo progetto è frutto di una collaborazione tra il Comune di Napoli, l’Azienda Napoletana Mobilità (ANM) e Cellnex Italia, leader nelle infrastrutture di telecomunicazioni. Grazie all’installazione di 570 micro-antenne di ultima generazione distribuite lungo le 16 stazioni della Linea 1, e alla posa di oltre 13 km di fibra ottica nelle gallerie, più di 100.000 passeggeri al giorno potranno godere di una connessione stabile e veloce, sia per le chiamate che per il traffico dati.
Il servizio, già attivo per tutti gli operatori di rete mobile italiani, sarà esteso progressivamente a tutte le stazioni, con l’obiettivo di coprire l’intera tratta di 12 km entro il 2025. Nel frattempo, i lavori proseguono senza sosta, con l’installazione di infrastrutture di amplificazione nelle gallerie e il collegamento delle antenne delle singole stazioni alla fibra ottica.
“L’introduzione della copertura 4G/5G è un passo importante verso l’efficientamento della nostra rete metropolitana,” ha dichiarato Edoardo Cosenza, Assessore alle Infrastrutture del Comune di Napoli. “La Linea 1, che già trasporta oltre 100.000 passeggeri al giorno, deve diventare sempre più attrattiva, offrendo servizi adeguati agli utenti.”
Anche Francesco Favo, Direttore Generale di ANM, ha sottolineato l’importanza del progetto: “Questa connettività migliorerà notevolmente il servizio, permettendo di estendere all’esterno i dati sull’andamento dell’esercizio e facilitando l’utilizzo di titoli di viaggio dematerializzati.”
Federico Protto, CEO di Cellnex Italia, ha espresso orgoglio per il lavoro svolto: “Siamo lieti di contribuire alla trasformazione digitale di Napoli. Questo progetto non solo migliora l’esperienza dei pendolari, ma rappresenta un passo verso un nuovo modello di trasporti più sicuro, sostenibile e all’avanguardia.”
Nonostante il passo in avanti, non sono mancate le polemiche. Nino Simeone, Presidente della Commissione Infrastrutture del Consiglio Comunale, ha espresso preoccupazioni riguardo alle tempistiche e alla gestione delle comunicazioni. “Mi chiedo se davvero ci vorrà fino al 2025 per completare il progetto. I cittadini napoletani meritano chiarezza e trasparenza,” ha affermato, criticando anche la modalità di diffusione delle informazioni, con un comunicato stampa rilasciato da Milano invece che dalle autorità locali.
Simeone ha sottolineato l’importanza di una comunicazione istituzionale più precisa e trasparente, auspicando che la copertura completa della linea possa avvenire entro il 2024, e non oltre.
La metropolitana di Napoli, con l’introduzione della connessione mobile 4G e 5G, fa un importante passo avanti verso la modernizzazione dei suoi servizi. Questa trasformazione non solo migliorerà la vita quotidiana di migliaia di persone, ma posiziona Napoli come una città che guarda al futuro, integrando tecnologia e mobilità in un contesto urbano sempre più esigente. Tuttavia, la strada verso una piena realizzazione del progetto è ancora lunga e richiede impegno, trasparenza e collaborazione tra tutti gli attori coinvolti.
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