La chiusura temporanea del parco Ciro Esposito durante il periodo estivo sta sollevando una crescente preoccupazione tra i residenti di Scampia. Considerato un fondamentale polmone verde del quartiere, la sua inaccessibilità rappresenta una grave mancanza per anziani e bambini, che avrebbero potuto godere di un rifugio fresco in città. L’avvocato Nicola Nardella, presidente municipale, ha recentemente affrontato la questione, sottolineando l’urgenza di riqualificare l’area e di garantire che i lavori non siano eseguiti parzialmente.
Secondo Nardella, la ditta che ha vinto l’appalto per la riqualificazione ha offerto un ribasso significativo, motivo per cui sarà necessario un attento monitoraggio dei lavori per evitare un intervento incompleto. “Bisogna aprire tutti gli accessi, creare un biolago, ripristinare lo spazio giochi e mettere in sicurezza l’area,” afferma Nardella. Inoltre, il parco Ciro Esposito è stato identificato come area di attesa in caso di emergenze sismiche o vulcaniche, aumentando ulteriormente l’urgenza della riqualificazione.
La situazione dei parchi municipali Spinelli e Abbondanza è altrettanto preoccupante. Entrambi hanno perso il supporto del personale Bros, precedentemente impiegato dalla Regione Campania. La mancanza di risorse umane ed economiche sta mettendo a dura prova la capacità della Municipalità di mantenere questi spazi verdi. Con una dotazione annuale di soli 800.000 euro per la manutenzione di 120.000 metri quadrati di verde, oltre alle strade, strutture sportive, immobili municipali, scuole e mercati rionali, i conti non tornano. “L’intervento delle ditte esterne si traduce in un appuntamento a settimana per sfalciare gli spartitraffico, il che non è sufficiente per garantire la sicurezza dei pedoni,” sottolinea Nardella.
La carenza di personale è un ulteriore ostacolo: solo 12 operatori sono disponibili per la gestione di tre parchi, molti dei quali hanno ridotte capacità lavorative. “Non è accettabile che le nostre piante organiche siano sottodimensionate in questo settore strategico,” ribadisce Nardella, evidenziando l’urgente necessità di maggiori risorse umane ed economiche.
Nardella conclude con un appello a un cambiamento di rotta, invitando a un grande momento di discussione cittadina e confronto con le associazioni. “Nelle città post moderne le aree verdi sono fondamentali per la transizione ecologica. Senza risorse adeguate, la ricomposizione del legame cittadino/natura sarà immobilizzata in una palude,” avverte.
Il messaggio è chiaro: per garantire un futuro verde e sostenibile a Scampia, è essenziale un impegno congiunto da parte delle istituzioni e della comunità, con investimenti mirati e un’adeguata pianificazione.