Nella serata di ieri, domenica 7 luglio, Stefano Minopoli, 31 anni, è stato catturato nel centro di Napoli dopo una breve ma clamorosa evasione dall’ospedale Cardarelli. Minopoli, detenuto nel carcere di Poggioreale, era stato ricoverato nel nosocomio napoletano per un aggravamento delle sue condizioni di salute. Tuttavia, nel pomeriggio è riuscito a eludere la sorveglianza della Polizia Penitenziaria e si è dato alla fuga, scatenando una caccia all’uomo che si è conclusa con il suo arresto in piazza Mazzini.
Minopoli era stato trasferito all’ospedale il giorno precedente, sabato 6 luglio, a causa di un’emorragia che richiedeva cure immediate. Dopo una notte e una giornata di ricovero nel reparto di Osservazione breve intensiva, è riuscito a scappare, approfittando di un momento di distrazione degli agenti di sorveglianza. Le circostanze della fuga restano ancora da chiarire, soprattutto considerando le sue precarie condizioni di salute.
Non appena l’evasione è stata scoperta, le forze dell’ordine hanno avviato una vasta operazione di ricerca. Dopo alcune ore, Minopoli è stato intercettato in piazza Mazzini, nel cuore di Napoli. La sua cattura è stata possibile grazie al lavoro congiunto della Polizia Penitenziaria e delle forze dell'ordine locali. "Complimenti ai colleghi che in poche ore sono riusciti ad assicurare il fuggitivo alla giustizia", ha commentato il sindacato Uspp.
Il 23 maggio 2024, Monopoli era stato arrestato per tentato omicidio dopo aver sparato alcuni colpi di pistola dal balcone della sua abitazione a Chiaiano, nella periferia nord di Napoli. Dopo aver sparato, si era barricato in casa, costringendo le forze dell’ordine a intervenire in massa per risolvere la situazione senza ulteriori incidenti. Fortunatamente, nessuno era rimasto ferito durante quell’episodio.
L’evasione di Minopoli ha riacceso il dibattito sulle carenze del sistema penitenziario e sanitario nelle carceri italiane. Luigi Castaldo, segretario nazionale Con.Si.Pe, ha sottolineato come la carenza di personale nelle carceri campane sia un problema grave: "Nella casa circondariale di Poggioreale mancano 150 agenti", ha dichiarato.
Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha evidenziato la mancanza di una rete sanitaria adeguata all’interno delle carceri, criticando il “turismo sanitario” che permette ai detenuti di evadere sotto pretesti medici. "Ogni giorno sul territorio nazionale c'è un interminabile via vai di detenuti tra il carcere e le strutture ospedaliere. Spesso e volentieri, i delinquenti più incalliti si servono proprio di questo espediente per evadere dalla detenzione", ha dichiarato Capece.
L'episodio mette in luce problemi sistemici che necessitano di soluzioni immediate e strutturali. La sicurezza delle carceri, la sorveglianza dei detenuti e la gestione sanitaria all’interno degli istituti penitenziari sono temi che non possono più essere rimandati. Minopoli, ora di nuovo rinchiuso a Poggioreale, dovrà rispondere anche di questa evasione, oltre ai reati già commessi.
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